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Antonio Prosperi



PRESENTAZIONE

Nessuna foto per ora disponibile Di anni 34. Nato l’8 agosto 1909 a Poggio Cinolfo, in provincia di L’Aquila. Sposato e padre di tre figlie. Di professione impiegato delle Poste. Dopo l’armistizio si collega ai partigiani del IV nucleo carseolano della Brigata Tiburtina Valeria, operante nel Lazio e nell’Aquilano. Il 23 marzo 1944, poche ore dopo l’attentato di via Rasella, Antonio Prosperi viene sorpreso ed arrestato dai tedeschi in un’abitazione di via Quattro Fontane. Incarcerato a Regina Coeli, il giorno seguente è selezionato dai nazisti per essere fucilato con altri 334 detenuti nella rappresaglia delle Fosse Ardeatine.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 34 anni
Genere Maschio
Stato civileConiugato
Data di nascita 8/8/1909
Luogo di nascita Poggio Cinolfo
Provincia di nascita L'Aquila

Data di morte: 24/3/1944
Luogo di morte: Fosse Ardeatine . C'è memoria epigrafica
Comune di morte: Roma
Regione di morte:Lazio

Categoria professionaleUfficiali, impiegati pubblici e privati, pensionati
Professione Impiegato Impiegato delle Poste.

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: settembre 1943 - marzo 1944
Tipo di reparto: Brigata
Nome del reparto: Brigata Tiburtina Valeria
Grado conseguito: Partigiano del IV nucleo carseolano
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Tipo di esecuzione: Nazista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Arrestato dai tedeschi il 23 marzo 1944 in un'abitazione di via Quattro Fontane (a Roma), poche ore dopo l'attentato di via Rasella. Incarcerato a Regina Coeli, il giorno seguente è selezionato dai nazisti per essere fucilato con altri 334 detenuti nella rappresaglia delle Fosse Ardeatine.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Il 23 marzo 1944 32 soldati tedeschi perdono la vita in Via Rasella, a causa di un attentato partigiano. La rappresaglia scatta inesorabile il giorno successivo. Dopo mezza giornata di ricerche frenetiche, le SS, sotto il coordinamento del Ten. Col. Herbert Kappler, radunano 320 detenuti, tra ebrei e prigionieri politici, ed individuano il luogo adatto all’esecuzione: le Fosse Ardeatine, antiche cave nei pressi della via Ardeatina, poco fuori Roma. Poco dopo l’ora di pranzo tuttavia, muore un altro dei feriti nell’attacco del giorno precedente. E’ la trentatreesima vittima, perciò si richiedono altri 10 detenuti da giustiziare. E’ lo stesso Kappler ad individuarli, tra gli ebrei arrestati in mattinata. Nel primo pomeriggio i condannati vengono caricati sui camion, senza che venga data loro alcuna spiegazione; il loro numero totale è di 335. Arrivati alle Fosse, vengono condotti, 5 per volta, nel profondo delle grotte, posti in ginocchio e fucilati alla nuca. La terribile processione di morte si chiude soltanto alle 7 di sera, quando anche l’ultimo nome viene cancellato dalla lista. Subito dopo le mine vengono fatte esplodere e la cava crolla sui cadaveri, allo scopo di nascondere l’orrore della strage.
Collegamenti:Strage di Fosse Ardeatine , comune di Roma . 24/3/1944
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Ferdinando Agnini | Anonimo Anonimo | Anonimo (le mie prigioni) Anonimo | Anonimo (ormai per me...) Anonimo | Anonimo (W Italia) Anonimo | Antonio Ayroldi | Ugo Baglivo | Marcello Bucchi | Giuseppe Celani | Saverio Coen | Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo | Gerardo De Angelis | Alberto Fantacone | Dardano Fenulli | Edmondo Fondi | Genserico Fontana | Gioacchino Gesmundo | Maurizio Giglio | Epimenio Liberi | Umberto Lusena | Enrico Mancini | Alberto Marchesi | Vittorio Marimpietri | Sabato Martelli Castaldi | Orlando Orlandi Posti | Domenico Ricci | Simone Simoni | Raffaele Zicconi |

BIBLIOGRAFIA

  • Mario Avagliano - Gabriele Le Moli Muoio innocente. Lettere di caduti della Resistenza a Roma, Milano, Mursia, 1999, p. 141
  • Robert Katz Dossier Priebke, Milano, Rizzoli, 1996, p. 121

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

» Leggi
Lettera a Moglie Dina e alle figlie,
Località di stesura: Roma
Stato del documento: copia

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945

Note al documento:
In una nota a pag. 141 del volume "Muoio innocente. Lettere di caduti della Resistenza a Roma" (curato da Mario Avagliano e Gabriele Le Moli, Milano, Mursia, 1999) è scritto che il messaggio "Fu scritto da Prosperi sul retro di una quietanza d'affitto e trovata nel portafoglio al momento della riesumazione."

INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI