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Vittorio Marimpietri



PRESENTAZIONE

Nessuna foto per ora disponibile Di anni 26. Nato il 30 settembre 1917 ad Avezzano (L’Aquila). Di professione impiegato. Arruolato nel Regio Esercito Italiano, combatte sul fronte russo, dal quale torna con diversi problemi di salute. Dopo l’armistizio entra nelle fila della Resistenza romana, collaborando con Gerardo De Angelis al gruppo "Pensiero e Azione", un’organizzazione collegata al Fronte militare clandestino comandato da Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo. Informate da un delatore, il 10 dicembre 1943 le SS irrompono nella sua abitazione. Immediatamente arrestato, Marimpietri viene rinchiuso nelle carceri di Via Tasso, dove viene ripetutamente interrogato e torturato. Il 24 marzo 1944, dopo l’attentato in via Rasella in cui perdono la vita 33 soldati tedeschi, è selezionato con altri 334 detenuti per essere fucilato nella rappresaglia delle Fosse Ardeatine.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 26 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 30/9/1917
Luogo di nascita Avezzano
Provincia di nascita L'Aquila

Data di morte: 24/3/1944
Luogo di morte: Fosse Ardeatine . C'è memoria epigrafica
Comune di morte: Roma
Regione di morte:Lazio

Categoria professionaleUfficiali, impiegati pubblici e privati, pensionati
Professione Impiegato
Appartenenza alle Forze armateEsercito
Località di servizioRussia

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: settembre 1943 - 24/3/1944
Tipo di reparto: Gruppo
Nome del reparto: Gruppo Pensiero e Azione, collegato al Fronte militare clandestino
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Tipo di esecuzione: Nazista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Tradito da una delazione, è arrestato dall SS il 19 dicembre 1943, mentre si trova nella sua abitazione di Roma. Tradotto alle Carceri di Via Tasso, è interrogato e torturato. Trasferito nelle Carceri di Regina Coeli, il 24 marzo 1944 è incluso nella lista di condannati a morte per la rappresaglia all'attentato di Via Rasella.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Il 23 marzo 1944 32 soldati tedeschi perdono la vita in Via Rasella, a causa di un attentato partigiano. La rappresaglia scatta inesorabile il giorno successivo. Dopo mezza giornata di ricerche frenetiche, le SS, sotto il coordinamento del Ten. Col. Herbert Kappler, radunano 320 detenuti, tra ebrei e prigionieri politici, ed individuano il luogo adatto all’esecuzione: le Fosse Ardeatine, antiche cave nei pressi della via Ardeatina, poco fuori Roma. Poco dopo l’ora di pranzo tuttavia, muore un altro dei feriti nell’attacco del giorno precedente. E’ la trentatreesima vittima, perciò si richiedono altri 10 detenuti da giustiziare. E’ lo stesso Kappler ad individuarli, tra gli ebrei arrestati in mattinata. Nel primo pomeriggio i condannati vengono caricati sui camion, senza che venga data loro alcuna spiegazione; il loro numero totale è di 335. Arrivati alle Fosse, vengono condotti, 5 per volta, nel profondo delle grotte, posti in ginocchio e fucilati alla nuca. La terribile processione di morte si chiude soltanto alle 7 di sera, quando anche l’ultimo nome viene cancellato dalla lista. Subito dopo le mine vengono fatte esplodere e la cava crolla sui cadaveri, allo scopo di nascondere l’orrore della strage.
Collegamenti:Strage di Fosse Ardeatine , comune di Roma . 24/3/1944
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Ferdinando Agnini | Anonimo Anonimo | Anonimo (le mie prigioni) Anonimo | Anonimo (ormai per me...) Anonimo | Anonimo (W Italia) Anonimo | Antonio Ayroldi | Ugo Baglivo | Marcello Bucchi | Giuseppe Celani | Saverio Coen | Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo | Gerardo De Angelis | Alberto Fantacone | Dardano Fenulli | Edmondo Fondi | Genserico Fontana | Gioacchino Gesmundo | Maurizio Giglio | Epimenio Liberi | Umberto Lusena | Enrico Mancini | Alberto Marchesi | Sabato Martelli Castaldi | Orlando Orlandi Posti | Antonio Prosperi | Domenico Ricci | Simone Simoni | Raffaele Zicconi |

BIBLIOGRAFIA

  • Mario Avagliano - Gabriele Le Moli Muoio innocente. Lettere di caduti della Resistenza a Roma, Milano, Mursia, 1999, pp. 116-118
  • Renato Perrone Capano La Resistenza in Roma, Roma, Gaetano Macchiaroli editore, novembre 1963, pp. 502-503
  • Alessandro Portelli L’ordine è già stato eseguito. Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria, Roma, Donzelli, 1999, pp. 233 e 236

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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Lettera a fidanzata, scritta in data 23-03-1944
Località di stesura: Carcere di Regina Coeli, Roma
Stato del documento: autografo

La lettera è conservata presso:
Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza - Roma

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/roma

Collocazione archivistica:
Ricerche e documenti, Livello AXIX, ua n°4, Fondo Angelini: Quaderno di lettere alla famiglia scritte dal carcere Regina Coeli di Roma dalla detenuta Carla Angelini

Note al documento:
La lettera, scritta da Marimpietri il giorno prima di morire e recapitata alla Angelini tramite un secondino. Le ultime due righe sono scritte capovolte, nell'angolo in basso a destra.

INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI