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Innocenzo Contini



PRESENTAZIONE

La fotografia è stata tagliata in modo da lasciare lacunose la didascalia sul recto e la nota biografica sul verso: "Ufficiale di elette qualità militari e morali fu tra i primi a salire la montagna per organizzarvi la resistenza. Ardente di fede e di speranza nei destini della Patria; educato al culto delle cose nobili e pure, ispirato ai più alti concetti dell’onore e dell’idea, profuse generosamente, con lo slancio dei suoi vent’anni, tutte le sue energie per la causa della libertà. Combattente valoroso, intrepido nell’azione, sempre primo nella mischia, campione di ardimento, nelle dure giornate di Val Casolto [sic] Val Casotto (13-20 marzo 1944) combattè da eroe contro le soverchie orde tedesche finchè [sic], accerchiato da ogni parte, cadde in mano nemica dopo aver sparato fino all’ultima cartuccia. Trasportato nel carcere di Cairo Montenotte e quivi rinchiuso in una cella sotterranea, sopportò con stoica fermezza e con sublime rassegnazione un mese di patimenti e di torture, senza un attimo di debolezza nè una parola di sconforto. Condotto in catene al supplizio con altri tre [...]". Di anni 21. Nato il 26 luglio 1922 a Torino ed ivi residente. Studente universitario iscritto alla Facoltà di Ingegneria dell’Università della sua città, frequenta anche l’accademia militare e si arruola nel 152º reggimento artiglieria e genio, con il grado Sottotenente di S.P.E. (Servizio permanente effettivo). Dopo l’8 settembre si unisce ai partigiani ed entra a far parte della Brigata Val Casotto, inquadrata nelle formazioni Mauri. Verso la metà del mese di marzo viene catturato dai nazisti nel corso di un combattimento. Incarcerato a Cairo Montenotte insieme a Domenico Quaranta, Pietro Augusto Dacomo ed Ettore Ruocco, per circa un mese è costretto a subire interrogatori e torture da parte della Gestapo. Il 16 aprile 1944 infine, Contini e i suoi 3 compagni vengono prelevati dalle celle e fucilati in località Buglio. Dopo la liberazione gli è stata conferita la medaglia d’oro al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: "Giovanissimo, animato da fede incrollabile, accorse tra i primi al richiamo santo della Patria, cui prodigava con ardore inesauribile ogni energia. In lunghi giorni di lotta acerrima contro il nemico tedesco, soverchiante per numero e mezzi, dava prove esemplari di coraggio, finché stremato di forze, ma intatto nello spirito indomito; veniva catturato con l’arma in pugno. Rinchiuso in una orribile cella sotterranea, torturato ferocemente, privato di cibo e di acqua, ma sorretto da gigantesco amore per l’Italia taceva resistendo ad ogni sevizia. Nel momento estremo, il corpo piagato ed infranto, trovava ancora la forza per gridare agli invasori la sua fede negli eterni destini d’Italia. Fulgido esempio di eroismo e di fede alle generazioni future. Cairo Montenotte, 16 aprile 1944."

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 21 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 26/7/1922
Luogo di nascita Torino
Residenza Torino

Data di morte: 16/4/1944
Luogo di morte: Buglio . C'è memoria epigrafica
Comune di morte: Cairo Montenotte
Provincia di morte: Savona
Regione di morte:Liguria

Titolo di studioStudi universitari. Iscritto alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Torino
Categoria professionaleCondizioni non professionali
Professione Studente universitario
Appartenenza alle Forze armateEsercito
Arma Artiglieria e genio militare
Reparto tiburio 152° reggimento
GradoSottotenente in S.P.E. (Servizio permanente effettivo)

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: 1/1/1944 - 16/4/1944
Tipo di reparto: Brigata
Nome del reparto: Brigata Val Casotto, Gruppo Divisioni Alpine Mauri 1º
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Tipo di esecuzione: Nazista
Circostanza della morte: Eccidio
Descrizione della circostanza della morte: Incarcerato a Cairo Montenotte dopo essere stato ferito e catturato dai nazisti nella zona di Valcasotto (marzo 1944), Innocenzo Contini è interrogato e torturato per un mese dalla Gestapo. Il 16 aprile è trasportato in località Buglio e fucilato, assieme ad altri 3 compagni.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione A Buglio, nei pressi di Cairo Montenotte, il 16 aprile 1944 i nazisti fucilano senza processo Pier Augusto Dacomo, Innocenzo Contini, Domenico Quaranta ed Ettore Ruocco, partigiani delle formazioni Mauri catturati verso la metà del mese precedente.
Riconoscimenti:militare: Medaglia d'oro
Collegamenti:Eccidio di Buglio , comune di Cairo Montenotte . 16/4/1944
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Pier Augusto Dacomo | Domenico Quaranta | Ettore Ruocco |

BIBLIOGRAFIA

  • Mauri (Enrico Martini) Con la libertà e per la libertà, Torino, Società editrice torinese, 1947, pp. 75-76

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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Lettera
Località di stesura: Carceri di Cairo Montenotte (SV)
Stato del documento: copia



Collocazione bibliografica:
Mauri (Enrico Martini), Con la libertà e per la libertà, Torino, Società editrice torinese, 1947, p. 75

Note al documento:
Questi messaggi, gli ultimi di Innocenzo Contini prima della fucilazione, furono scritti dal partigiano sulla parete della cella del Carcere di Cairo Montenotte (SV) in cui rimase rinchiuso dal giorno della cattura a quello dell'esecuzione.

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