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Walter Degno



PRESENTAZIONE

L’immagine riproduce un primo piano di Walter Degno. Di anni 18, studente in ragioneria, celibe. Nato il 3 maggio 1926 a Bologna e ivi residente. Dopo l’8 settembre 1943 e prima di sfollare con la famiglia sulle colline di Modena, ricoprì l’incarico di commissario politico nella Brigata "Stella rossa Lupo". Stabilitosi a Monteombraro, il 1º giugno 1944 lasciò la sua nuova abitazione per raggiungere i partigiani della zona. Il 17 luglio fu comunque catturato nei pressi del paese nel corso del rastrellamento deciso dal capitano Zanarini in seguito all’uccisione di due soldati tedeschi. Rinchiuso con gli altri trentanove ostaggi nel cinema Marconi di Castelletto, la mattina del 18 luglio fu selezionato per far parte del gruppo dei condannati. Alle 19, Walter fu fatto salire su uno dei due camion approntati per condurre i condannati sul luogo dell’attentato ai militari tedeschi. Ad attenderli vi erano due forche. Ciascun camion si avvicinò ad una di esse e i militi della GNR misero un cappio al collo ad ogni vittima designata. Dopodiché i camion furono fatti avanzare. I loro passeggeri, trattenuti dal cappio, caddero, rimanendo impiccati. A ciascuno fu poi impartito il colpo di grazia alla nuca. Fu riconosciuto partigiano dall’1 gennaio al 18 luglio 1944.

Autore della presentazione: Enrica Cavina

DATI ANAGRAFICI

Età 18 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 3/5/1926
Luogo di nascita Bologna
Residenza Bologna

Data di morte: 18/7/1944
Luogo di morte: Boschi di Ciano
Comune di morte: Zocca
Provincia di morte: Modena
Regione di morte:Emilia Romagna

Titolo di studioLicenza media inferiore. Iscritto all'Istituto di ragioneria
Categoria professionaleCondizioni non professionali
Professione Studente Studente di ragioneria.

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: settembre 1943 - maggio 1944
Tipo di reparto: Brigata
Nome del reparto: Brigata Stella rossa Lupo
Grado conseguito: Commissario politico di brigata
Seconda formazione nella Resistenza: 1/6/1944 - 18/7/1944
Tipo di reparto: Formazione
Nome del reparto: Formazione partigiana attiva nella zona di Monteombraro
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Tipo di esecuzione: Fascista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Nella notte tra il 17 e 18 luglio un gruppo di fascisti modenesi e bolognesi rastrellò, nella zona di Montombraro, frazione di Zocca, una quarantina di civili elencati su una lista da loro approntata per eseguire una rappresaglia in seguito all'uccisione di due soldati tedeschi in località Boschi di Ciano. Walter Degno, che dal primo giugno aveva lasciato l’abitazione di Monteombraro dove era sfollato per raggiungere i partigiani della zona, fu comunque catturato nei pressi del paese. Anch’egli fu condotto con gli altri ostaggi al cinema Marconi di Castelletto dove, la mattina del 18 luglio, fu selezionato per far parte del gruppo destinato all'impiccagione.
Causa della morte: Impiccagione
Modalità dell'esecuzione La mattina del 18 luglio 1944, alle 10, il capitano Zanarini selezionò tra i 40 ostaggi i 20 che avrebbe fatto uccidere come rappresaglia all’attentato contro due soldati tedeschi. Alle 19, questi ultimi furono divisi in due gruppi da dieci e caricati su due autocarri che li avrebbero condotti in località Boschi di Ciano. Qui erano state predisposte due forche con vari cappi pendenti. I due camion si posizionarono sotto di esse e i militi della GNR infilarono i cappi al collo dei condannati. Dopodiché furono fatti avanzare i due autocarri. I loro passeggeri, trattenuti dai cappi, cadendo, rimasero impiccati. Una volta compiuta l’esecuzione, ad ogni impiccato fu sparato un colpo d’arma da fuoco. Dei quaranta ostaggi i venti condannati all’impiccagione furono: Amilcare Auregli, Silvio Balestri, Giuseppe Balugani, Pietro Balugani, Raffaele Balugani, Lino Bononcini, Ferriero Colzi, Walter Degno, Leopoldo Gelli, Umberto Ghepardi, Ezio Lolli, Massimo Nobili, Remo Odorici, Giuseppe Perdetti, Pier Luigi Poggi, Silvio Poggi, Giuseppe Teggi, Eraldo Deodori e Timoleone Tonini.
Collegamenti:Strage di Boschi di Ciano, comune di Zocca (Modena). 18/7/1944
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Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Amilcare Auregli | Giuseppe Balugani | Pietro Balugani | Pier Luigi Poggi | Silvio Poggi |

BIBLIOGRAFIA

  • Alessandro Albertazzi - Luigi Arbizzani - Nazario Sauro Onofri Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945). Dizionario biografico. Volume III, Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1986, p. 39.
  • Rolando Balugani La Repubblica Sociale Italiana a Modena. I processi ai gerarchi repubblichini, Carpi, Nuovagrafica, 2001 (3a ed.), pp. 31-37
  • Ilva Vaccari Dalla parte della libertà. I caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese, s.l., Coop Estense, 1999, p. 178.

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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Lettera a genitori, scritta in data 18-07-1944
Località di stesura: cinema Marconi di Castelletto
Stato del documento: copia



Collocazione bibliografica:
Rolando Balugani, La Repubblica Sociale Italiana a Modena. I processi ai gerarchi repubblichini, Carpi, Nuovagrafica, 2001 (III ed.), p. 36.

Note al documento:
Il messaggio fu consegnato dal condannato ai parroci di Montombraro, Don Giuseppe Mordini e di Ciano, Don Nello Pedroni che lo assistettero insieme ai suoi compagni.

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Lettera a genitori, parenti e amici di lotta , scritta in data 18-07-1944
Località di stesura: cinema Marconi di Castelletto
Stato del documento: copia



Collocazione bibliografica:
Rolando Balugani, La Repubblica Sociale Italiana a Modena. I processi ai gerarchi repubblichini, Carpi, Nuovagrafica, 2001 (III ed.), p. 37


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