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Francesco Caglio



PRESENTAZIONE

L’immagine riproduce un primo piano di Francesco Caglio. La foto è tratta dalla copertina di Fulvio Ferrario Francesco Caglio, Monza, Tipografia Sociale, 2004. Di anni 35, impiegato, coniugato con due figlie. Nato il 2 agosto 1909 a Lesmo (Milano) e ivi residente. A 13 anni rimase orfano di madre ed entrò nel Convento dei Frati Cappuccini di Sarzana come studente. Interrotti gli studi a causa di una malattia, rinunciò definitivamente all’idea di una vita religiosa. Divenuto magazziniere alla Moto Gilera di Arcore, iniziò a frequentare l’ambiente cattolico monzese tenendo lezioni di catechismo. Alla fine degli anni Trenta cambiò lavoro e passò all’Aeronautica Bestetti dove rimase fino al suo arresto. Qui, infatti, l’attività clandestina era meno rischiosa poiché non vi era un presidio tedesco permanente come alla Gilera. Nel 1940 nacque la sua secondogenita. Dopo l’8 settembre 1943 iniziò ad operare nelle fila della Resistenza. Il 6 marzo 1944, in seguito ad una delazione, fu arrestato dal comandante dell’UPI, il tenente Garofano, per attività antifasciste e detenzione di armi. Subito condotto al carcere di Monza, dove fu sottoposto a estenuanti quanto inutili interrogatori e torture, il 20 marzo fu trasferito alle prigioni di San Vittore a Milano fino al 9 giugno, quando fu inviato a Fossoli come internato politico. Il 12 luglio, al poligono di tiro di Cibeno, fu fucilato insieme ad altri 66 internati politici. La condanna fu motivata come rappresaglia per un attentato partigiano compiuto a Genova. Nel dopoguerra ottenne il certificato di patriota alla memoria dal generale Alexander.

Autore della presentazione: Enrica Cavina

DATI ANAGRAFICI

Età 34 anni
Genere Maschio
Stato civileConiugato
Data di nascita 2/8/1909
Luogo di nascita Lesmo
Provincia di nascita Milano
Residenza Lesmo, Milano

Data di morte: 12/7/1944
Luogo di morte: Poligono di tiro di Cibeno, frazione di Carpi in provincia di Modena . C'è memoria epigrafica
Comune di morte: Carpi
Provincia di morte: Modena
Regione di morte:Emilia Romagna

Categoria professionaleUfficiali, impiegati pubblici e privati, pensionati
Professione Impiegato Assunto presso la Aeronautica Bestetti.

Appartenenza politicaDemocristiano

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Tipologia del condannato:Deportato
Motivo della deportazione: politico
Luogo della deportazione: Campo di concentramento di Fossoli
Condizione al momento della morte: Deportato
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Tipo di esecuzione: Nazista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Arrestato il 6 marzo 1944 da militi dell'Ufficio Politico Investigativo con l'accusa di cospirazione contro lo Stato e di possesso di armi, fu condotto alle carceri di Monza. Qui fu interrogato e torturato fino al 20 marzo quando fu trasferito a San Vittore. Il 9 giugno fu poi internato a Fossoli.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione La strage nazista del 12 luglio 1944 compiuta al poligono di Cibeno presenta ancora molti aspetti oscuri e di difficile lettura. Le ricostruzioni di quell’evento concordano comunque sul fatto che alle vittime, tutti prigionieri politici internati al campo di Fossoli a Carpi (Mo), fu letta la sentenza di condanna a morte, motivata come rappresaglia per un attentato a Genova. Alle 4 del mattino del 12 luglio 1944, 71 prigionieri politici, selezionati la sera prima formalmente per partire per la Germania, furono fatti uscire dalla baracca in cui avevano alloggiato la notte. Renato Carenini fu escluso, Teresio Olivelli riuscì a nascondersi mentre un primo gruppo di 20 prigionieri venne condotto al poligono di tiro. Quando il secondo gruppo di 25 persone giunse al poligono, Mario Fasoli ed Eugenio Jemina si resero conto del pericolo e innescarono una ribellione durante la quale riuscirono a fuggire. I restanti ribelli furono uccisi sul posto dalla guardia russa del campo. Dopodiché i 24 componenti del terzo gruppo partirono dal campo ammanettati per essere fucilati al poligono dove i corpi venivano gettati insieme agli altri in una fossa comune scavata precedentemente da ebrei del campo. 67 furono i prigionieri politici coinvolti nella strage: Achille Andrea, Alagna Vincenzo, Arosio Enrico, Baletti Emilio, Balzarini Bruno, Barbera Giovanni, Bellino Vincenzo, Bertaccini Edo, Bertoni Giovanni, Biagini Primo, Bianchi Carlo, Bona Marcello, Brenna Ferdinando, Broglio Luigi Alberto, Caglio Francesco, Ten. Carioni Emanuele, Carlini Davide, Cavallari Brenno, Celada Ernesto, Ciceri Lino, Cocquio Alfonso Marco, Colombo Antonio, Colombo Bruno, Culin Roberto, Dal Pozzo Manfredo, Dall’Asta Ettore, De Grandi Carlo, Di Pietro Armando, Dolla Enzo, Col. Ferrighi Luigi, Frigerio Luigi, Fugazza Alberto Antonio, Gambacorti Passerini Antonio, Ghelfi Walter, Giovanelli Emanuele, Guarenti Davide, Ingeme Antonio, Kulczycki Sas Jerzj, Lacerra Felice, Lari Pietro, Levrino Michele, Liberti Bruno, Luraghi Luigi, Mancini Renato, Manzi Antonio, Col. Marini Gino, Marsilio Nilo, Martinelli Arturo, Mazzoli Armando, Messa Ernesto, Minonzio Franco, Molari Rino, Montini Gino, Mormino Pietro, Palmero Giuseppe, Col. Panceri Ubaldo, Pasut Arturo, Pompilio Cesare, Pozzoli Mario, Prina Carlo, Renacci Ettore, Gen. Robolotti Giuseppe, Tassinati Corrado, Col. Tirale Napoleone, Trebsé Milan, Vercesi Galileo, Vercesi Luigi.
Collegamenti:Strage di Poligono di tiro di Cibeno, frazione di Carpi in provincia di Modena , comune di Carpi . 12/7/1944
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Enrico Arosio | Bruno Balzarini | Carlo Bianchi | Luigi Alberto Broglio | Emanuele Carioni | Bruno Colombo | Felice Lacerra | Michele Levrino | Antonio Manzi | Franco Minonzio | Rino Molari | Ettore Renacci | Galileo Vercesi | Luigi Vercesi |

BIBLIOGRAFIA

  • I martiri della libertà, Milano, A.N.P.I., [1945]
  • Mario Avagliano - Marco Palmieri Voci dai lager. Diari e lettere di deportati politici italiani 1943-1945, Torino, Einaudi, 2012, p. 217
  • Enzo Collotti - Renato Sandri - Frediano Sassi (a cura di) Dizionario della Resistenza, Torino, Einaudi, 2001, vol. I p. 527
  • Fulvio Ferrario Francesco Caglio, Monza, Tipografia Sociale, 2004.
  • Anna Maria Ori - Carla Bianchi Iacono - Metella Montanari Uomini nomi memoria: Fossoli 12 luglio 1944, Carpi, Nuovagrafica, 2004, pp. 46-47.
  • Ilva Vaccari Dalla parte della libertà. I caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese, s.l., Coop Estense, 1999, pp. 126-127.

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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Lettera a moglie, scritta in data 29-06-1944
Località di stesura: Fossoli
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: fotocopia cartacea
La lettera è conservata presso: Archivio della Fondazione ex Campo Fossoli, presso l’Archivio Storico Comunale di Carpi, piazzale Re Astolfo, 1 c/o Palazzo Pio (ala Ex Carceri) - Carpi (Modena)
tel 059-649959 fax 059-649976
e-mail: archivio.storico@carpidiem.it
web: http://wawatosa.netribe.it/carpi/index.jsp

Collocazione archivistica:
Archivio Fondazione ex Campo Fossoli presso ASCC, b. Martiri di Fossoli IV- Ricerca 2004, fasc. Caglio

Collocazione bibliografica:
Anna Maria Ori - Carla Bianchi Iacono - Metella Montanari Uomini nomi memoria: Fossoli 12 luglio 1944, Carpi, Nuovagrafica, 2004, pp. 44-45; Fulvio Ferrario Francesco Caglio, Monza, Tipografia Sociale, 2004.

Note al documento:
La presente trascrizione è parziale rispetto al testo integrale della lettera disponibile in fotocopia cartacea presso l'Archivio della Fondazione ex Campo Fossoli. Non sono qui pubblicate informazioni che consideriamo "dati sensibili". Tale scelta implica anche la non pubblicazione della fotocopia del documento in quando dovremmo apportarvi delle modifiche, operazione che non si confà agli intenti di questo data base. Si ringrazia sentitamente Giovanni Taurasi (Fondazione ex Campo Fossoli) che ci ha consentito, nel rispetto dei termini di legge, la pubblicazione delle copie delle lettere dei fucilati di Cibeno, presenti nell’archivio della Fondazione, e le famiglie tutte per averle rese disponibili alla pubblica consultazione.

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