- L'archivio contiene 1 lettera di Marcello Bucchi
PRESENTAZIONE
Di anni 22. Nato il 18 ottobre 1921 a Roma. Consegue il diploma all’Istituto per geometri. Ne l 1943 è chiamato a prestare il servizio di leva: arruolato nell’artiglieria, è dislocato a Padova, ma dopo l’8 settembre sottrae materiale bellico dai magazzini del proprio reggimento e si sposta a Roma, dove prende contatto con il Fronte militare clandestino guidato da Montezemolo. Assieme a Don Giuseppe Morosini, Marcello Bucchi si impegna attivamente nel servizio di assistenza alle formazioni partigiane cittadine e nel controspionaggio. Il Collegio Leoniano, ove entrambi risiedono, diventa ben presto un importante deposito di armi ed esplosivi. Il 4 gennaio 1944 però, i due vengono scoperti ed arrestati dalle SS a causa della delazione di un infiltrato fra i partigiani di Monte Mario. Tradotti all’Albergo Flora per essere interrogati, successivamente vengono trasferiti nelle carceri di Regina Coeli. Processato e condannato a morte dal Tribunale militare di guerra tedesco verso la fine di febbraio, Marcello Bucchi ottiene uno sconto della pena, che viene commutata in 10 anni di prigione. Il 24 marzo 1944 tuttavia, in seguito all’attentato in via Rasella in cui perdono la vita 33 soldati tedeschi, è selezionato con altri 334 detenuti per essere fucilato nella rappresaglia delle Fosse Ardeatine. Alla sua memoria è stata conferita la medaglia d’argento al valor militare.
DATI ANAGRAFICI
Età | 22 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Celibe |
Data di nascita | 18/10/1921 |
Luogo di nascita | Roma |
Data di morte: | 24/3/1944 |
Luogo di morte: | Fosse Ardeatine . C'è memoria epigrafica |
Comune di morte: | Roma |
Regione di morte: | Lazio |
Titolo di studio | Licenza media superiore. Diplomato all'Istituto per geometri |
Categoria professionale | Esercito, marina, aereonautica e altri corpi armati dello stato e di enti pubblici (esclusi gli ufficiali) |
Professione | Sottotenente di artiglieria |
Appartenenza alle Forze armate | Esercito |
Arma | Artiglieria |
Reparto tiburio 5° Reggimento contraerei | |
Grado | Sottotenente |
Località di servizio | Padova |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Tipologia del condannato: | Partigiano |
Prima formazione nella Resistenza: | settembre 1943 - 24/3/1944 |
Tipo di reparto: | Comando |
Nome del reparto: | Comando Fronte militare clandestino |
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Decisione di un comando militare |
Tipo di esecuzione: | Nazista |
Circostanza della morte: | Strage |
Descrizione della circostanza della morte: | Il 4 gennaio 1944 Marcello Bucchi è arrestato con Don Giuseppe Morosini (che sarà fucilato a Forte Bravetta il successivo 3 di aprile) nei pressi del Collegio Leoniano, a Roma, dove entrambi risiedono e dove sono altresì conservate armi ed esplosivi per il movimento partigiano. Tradotto in un primo momento all'Albergo Flora per essere interrogato, Bucchi è successivamente rinchiuso nel penitenziario di Regina Coeli. Condannato a morte dal Tribunale militare di guerra tedesco, la pena gli viene commutata in 10 anni di carcere. Il 24 marzo 1944 tuttavia, in seguito all’attentato in via Rasella, è selezionato con altri 334 detenuti per essere fucilato nella rappresaglia delle Fosse Ardeatine. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | Il 23 marzo 1944 32 soldati tedeschi perdono la vita in Via Rasella, a causa di un attentato partigiano. La rappresaglia scatta inesorabile il giorno successivo. Dopo mezza giornata di ricerche frenetiche, le SS, sotto il coordinamento del Ten. Col. Herbert Kappler, radunano 320 detenuti, tra ebrei e prigionieri politici, ed individuano il luogo adatto all’esecuzione: le Fosse Ardeatine, antiche cave nei pressi della via Ardeatina, poco fuori Roma. Poco dopo l’ora di pranzo tuttavia, muore un altro dei feriti nell’attacco del giorno precedente. E’ la trentatreesima vittima, perciò si richiedono altri 10 detenuti da giustiziare. E’ lo stesso Kappler ad individuarli, tra gli ebrei arrestati in mattinata. Nel primo pomeriggio i condannati vengono caricati sui camion, senza che venga data loro alcuna spiegazione; il loro numero totale è di 335. Arrivati alle Fosse, vengono condotti, 5 per volta, nel profondo delle grotte, posti in ginocchio e fucilati alla nuca. La terribile processione di morte si chiude soltanto alle 7 di sera, quando anche l’ultimo nome viene cancellato dalla lista. Subito dopo le mine vengono fatte esplodere e la cava crolla sui cadaveri, allo scopo di nascondere l’orrore della strage. |
Riconoscimenti: | militare: Medaglia d'argento |
Collegamenti: | Strage di Fosse Ardeatine , comune di Roma . 24/3/1944 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: | Ferdinando Agnini | Anonimo Anonimo | Anonimo (le mie prigioni) Anonimo | Anonimo (ormai per me...) Anonimo | Anonimo (W Italia) Anonimo | Antonio Ayroldi | Ugo Baglivo | Giuseppe Celani | Saverio Coen | Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo | Gerardo De Angelis | Alberto Fantacone | Dardano Fenulli | Edmondo Fondi | Genserico Fontana | Gioacchino Gesmundo | Maurizio Giglio | Epimenio Liberi | Umberto Lusena | Enrico Mancini | Alberto Marchesi | Vittorio Marimpietri | Sabato Martelli Castaldi | Orlando Orlandi Posti | Antonio Prosperi | Domenico Ricci | Simone Simoni | Raffaele Zicconi | |
BIBLIOGRAFIA
- Marcello Bucchi martire ed eroe in "Enigmistica", Roma, 21 marzo 1946
- Attilio Ascarelli Le Fosse Ardeatine, Roma, Canesi, 1965, p. 53
- Mario Avagliano - Gabriele Le Moli Muoio innocente. Lettere di caduti della Resistenza a Roma, Milano, Mursia, 1999, pp. 50-51
- Enzo Collotti - Renato Sandri - Frediano Sassi (a cura di) Dizionario della Resistenza, Torino, Einaudi, 2001, vol. II, pp. 382, 594
- Martino Contu I Martiri Sardi delle Fosse Ardeatine. I militari, Cagliari, AM&D Edizioni, 1999, p. 358
- Alessandro Portelli L’ordine è già stato eseguito. Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria, Roma, Donzelli, 1999
- Wladimiro Settimelli Processo Kappler, Roma, L'Unità, 1994, pp. 13-15
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a Madre, scritta in data 22-02-1944
Località di stesura: Carcere di Regina Coeli (RM)
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: foto da originale
La lettera è conservata presso: Istituto di medicina legale e delle assicurazioni - Università di Macerata, Via Don Minzoni, 9 - 62100 Macerata
Tel. 0733.2582615 - Fax 0733.2582635
e-mail: Segreteria: giorgetti@unimc.it
web: http://www.unimc.it/ricerca/istituti/istituto-di-medicina-legale-e-delle-assicurazioni
Collocazione archivistica:
Fondo Attilio Ascarelli
Nell'angolo in basso a destra è impresso il timbro "Dott. Antonio Carella - medico chirurgo". La lettera (come anche altre) fu ritrovata tra gli effetti personali del condannato al momento della riesumazione e dell'autopsia delle vittime delle Fosse Ardeatine, effettuata dal Dott. Attilio Ascarelli (medico legale membro della Commissione di Inchiesta sulla strage) e dalla sua equipe. Lo stesso Dott. Ascarelli racconta, nel volume “Le Fosse Ardeatine” (Canesi, 1965, p. 52), che fu proprio durante l'esame autoptico che il documento venne fotografato. Un'immagine della lettera è pubblicata a pag. 358 del volume di Martino Contu "I Martiri sardi delle Fosse Ardeatine. I militari" (Cagliari, AM&D Edizioni, 1999).