- L'archivio contiene 1 lettera di Sergio Gamarra
PRESENTAZIONE
Di anni 19 anni. Nato il 26 ottobre 1925 ad Invorio, in provincia di Novara. Partigiano della Brigata "X Rocco", dislocata tra il Lago d’Orta ed il Lago Maggiore, viene rastrellato con altri 5 compagni nel Basso Vergante, ai primi di ottobre del 1944. Trasferito ad Arona, è rinchiuso nella caserma della GNR (Guardia nazionale repubblicana), dove subisce interrogatori e torture. Il 28 ottobre 1944 il sottotenente di vascello della X Mas Leonardi viene catturato e giustiziato dai partigiani nei pressi di Castelletto Ticino (NO). Per rappresaglia, il 1º novembre 1944 Sergio Gamarra è condotto a Castelletto a bordo di un motoscafo, assieme agli altri detenuti Giovanni Barbieri, Carlo Boca, Teresio Clari, Ernesto Colombo e Luciano Longo. Qui, nella piazzetta dell’imbarcadero, i 6 partigiani vengono sommariamente condannati a morte dal capitano Ungarelli, della X Mas. Il solo Boca ottiene la grazia, perché minorenne. Gli altri 5 invece vengono fucilati sul posto, sotto gli occhi della popolazione obbligata ad assistere all’esecuzione.
DATI ANAGRAFICI
Età | 19 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Celibe |
Data di nascita | 26/10/1925 |
Luogo di nascita | Invorio |
Provincia di nascita | Novara |
Data di morte: | 1/11/1944 |
Luogo di morte: | Piazzetta dell'imbarcadero |
Comune di morte: | Castelletto Ticino |
Provincia di morte: | Novara |
Regione di morte: | Piemonte |
|
ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Nome di battaglia: | Tom |
Tipologia del condannato: | Partigiano |
Tipo di reparto: | Brigata |
Nome del reparto: | Brigata X Rocco |
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Decisione di un comando militare |
Tipo di esecuzione: | Fascista |
Circostanza della morte: | Strage |
Descrizione della circostanza della morte: | Rastrellato nel Basso Vergante ed incarcerato nella sede della GNR di Arona, Sergio Gamarra è prelevato dalla sua cella il 1° novembre 1944 e condotto per mezzo di un motoscafo a Castelletto Ticino, dov'è fucilato in rappresaglia alla morte del sottotenente di vascello della X Mas Leonardi, fucilato dai partigiani il 28 di ottobre. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | Il 28 ottobre il sottotenente di vascello della X Mas Leonardi viene catturato e giustiziato dai partigiani nei pressi di Castelletto Ticino. Per rappresaglia, il 1° novembre 1944 Giovanni Barbieri, Carlo Boca, Sergio Gamarra, Teresio Clari, Ernesto Colombo e Luciano Longo vengono prelevati dalla caserma della GNR di Arona e condotti in motoscafo a Castelletto. Qui, nella piazza dell’imbarcadero, vengono sommariamente condannati a morte dal capitano della X Mas e fucilati sotto gli occhi della popolazione, costretta ad assistere all’esecuzione. Il solo Boca viene graziato, perché minorenne. |
Collegamenti: | Strage di Piazzetta dell’imbarcadero, comune di Castelletto Ticino (Novara). 1/11/1944 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: |
BIBLIOGRAFIA
- Mauro Begozzi "Non preoccuparti...che muoio innocente". Lettere di resistenti novaresi condannati a morte, Novara, Interlinea Edizioni, 1995, p. 24
- Mimmo Franzinelli (a cura di) Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, pp. 144-145
- Enrico Massara Antologia dell’Antifascismo e della Resistenza novarese. Uomini ed episodi della lotta di liberazione, stampa 1984, pp. 422-424
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
» Leggi
Lettera a Madre,
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina
Collocazione bibliografica:
Mauro Begozzi, Non preoccuparti...che muoio innocente. Lettere di resistenti novaresi condannati a morte, Novara, Interlinea Edizioni, 1995
L’originale della lettera non è stato trovato. Il testo compare per la prima volta su “La Squilla Alpina” n. 2, 23 settembre 1945.