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Guido Galimberti (Barbieri)



PRESENTAZIONE

Nessuna foto per ora disponibile Di anni 38. Nato il 18 febbraio 1906 a Chignolo d’Isola, in provincia di Bergamo. Di professione operaio, impiegato in uno stabilimento industriale a Redona (BG). Coniugato. Aderisce al partito comunista in giovane età, e per questo è confinato a Lampedusa, Ustica e Ponza dal 1926 al 1933. Ritornato a Redona, è arrestato nuovamente e condannato alla pena detentiva. Incarcerato nel penitenziario di San Vittore, a Milano, vi trascorre i successivi 6 mesi. Dopo l’8 settembre 1943 entra in clandestinità e si unisce ai partigiani della 53ª Brigata Garibaldi "13 Martiri della Lovere", dislocata nel Bergamasco. Galimberti è aggregato alla squadra comandata da Giorgio Paglia e con essa prende parte a tutti i più importanti scontri con le forze nemiche della zona. Il 17 novembre 1944 però il gruppo è sorpreso alla Malga Lunga (sul Monte di Sovere) dai reparti della legione fascista Tagliamento. Nello scontro a fuoco che segue, i partigiani hanno la peggio ed i pochi sopravvissuti alla battaglia vengono catturati. Due di loro, il russo Starich e l’italiano Zeduri (entrambi feriti durante il combattimento), vengono giustiziati immediatamente; gli altri vengono trasportati a Lovere. Il 19 novembre il Tribunale speciale della Tagliamento li processa e li condanna a morte. Due giorni dopo, il 21 novembre 1944, Andrea Caslini, Guido Galimberti, Giorgio Paglia ed i russi Semion Kopcenko, Alexsander Nogin e Ilarion Eranov, vengono condotti al Cimitero di Costa Volpino e fucilati da un plotone d’esecuzione composto da militi della stessa legione Tagliamento. Dopo la liberazione, il rifugio della Malga Lunga è stato adibito a Museo della Resistenza.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 38 anni
Genere Maschio
Stato civileConiugato
Data di nascita 18/2/1906
Luogo di nascita Chignolo d'Isola
Provincia di nascita Bergamo

Data di morte: 21/11/1944
Luogo di morte: Cimitero di Costa Volpino
Comune di morte: Costa Volpino
Provincia di morte: Bergamo
Regione di morte:Lombardia

Categoria professionaleOperai
Professione Operaio

Appartenenza politicaComunista

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Barbieri
Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: gennaio 1944 - 21/11/1944
Tipo di reparto: Brigata
Nome del reparto: Brigata Garibaldi 53ª
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Sentenza di un tribunale. Tribunale speciale della Tagliamento - Sentenza emessa in data 19/11/1944.
Esecuzione:Fascista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Catturato coi suoi compagni della 53a Brigata Garibaldi alla Malga Lunga (BG) da un reparto fascista della Tagliamento, Guido Galimberti viene processato due giorni dopo l'arresto, il 19 novembre 1944, dal tribunale speciale della stessa legione fascista. Condannato a morte, viene fucilato il giorno 21 al cimitero di Costa Volpino, assieme ad altri 5 compagni.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Il 17 novembre 1944, alla Malga Lunga (sul Monte di Sovere, nella valli bergamasche), alcuni reparti della legione fascista Tagliamento sorprendono una squadra di partigiani appartenente alla 53a Brigata Garibaldi. Nello scontro a fuoco che segue, i fascisti hanno la meglio ed i partigiani sopravvissuti vengono catturati. Due di loro (il russo Starich e l’italiano Zeduri, entrambi feriti durante il combattimento) vengono giustiziati immediatamente; gli altri vengono tradotti a Lovere (BG), dove sono processati dal Tribunale speciale della Tagliamento il 19 novembre. Gli imputati sono tutti condannati a morte ad eccezione di Giorgio Paglia, graziato in virtù della medaglia d’oro al valor militare assegnata al padre, caduto in Etiopia. Paglia tuttavia rifiuta il privilegio concessogli, ed il 21 novembre è fucilato al Cimitero di Costa Volpino assieme a Guido Galimberti, Andrea Caslini e ai russi Semion Kopcenko, Alexsander Nogin, e Ilarion Eranov, ad opera di un plotone d’esecuzione della legione Tagliamento.
Collegamenti:Strage di Cimitero di Costa Volpino, comune di Costa Volpino (Bergamo). 21/11/1944
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Andrea Caslini | Giorgio Paglia |

BIBLIOGRAFIA

  • Bianca Ceva 5 anni di storia italiana 1940-1945, Milano, Edizioni di Comunità, 1964, p. 228
  • Enzo Collotti - Renato Sandri - Frediano Sassi (a cura di) Dizionario della Resistenza, Torino, Einaudi, 2001, vol. II, p. 605
  • Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 125-126

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

» Leggi
Lettera a Madre, moglie, figlie e parenti, scritta in data 21-11-1944
Località di stesura: Lovere
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12

Note al documento:
La lettera è, con ogni probabilità, un corpo unico, in cui Guido Galimberti ha scritto a diversi destinatari, uno dopo l'altro. Nella parte alta del documento è annotato "LETTERA DEL PARTIGIANO CADUTO GUIDO GALIMBERTI/UN'ORA PRIMA DI ESSERE FUCILATO."

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