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Paolo Braccini (Verdi)



PRESENTAZIONE

La foto ritrae Paolo Braccini, com’è annotato in calce. Di anni 36. Nato il 16 maggio 1907 a Canepina (Viterbo). Sposato. Di professione docente universitario. Dal viterbese, la sua famiglia si trasferisce a Terni, dove il padre, medico condotto e militante socialista, viene eletto sindaco prima dell’avvento del fascismo. Cresciuto con accanto la figura del genitore (amico di Matteotti) e dello zio (costretto ad espatriare per le persecuzioni degli squadristi), Paolo sviluppa presto un forte sentimento antifascista. Laureatosi in agraria nel 1930 all’Università degli studi di Milano, nel 1931 è chiamato alle armi. Iscritto al corso allievi ufficiali di complemento, viene espulso proprio a causa delle posizioni politiche del padre. Tornato a Milano dopo aver vinto una borsa di studio, si specializza presso la Stazione di Zootecnia. Divenuto assistente sperimentatore, nel 1937 ottiene la libera docenza in ezoognosia e zootecnia. Iscrittosi a Veterinaria, nel 1940 consegue la sua seconda laurea e, alla fine dell’anno, si trasferisce a Torino. L’Istituto di Zootecnia dell’Università lo assume prima in qualità di assistente, poi come docente incaricato delle cattedre di zoognostica e di zootecnia generale e speciale. Presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte e della Liguria compie numerose ricerche sulla fecondazione artificiale degli animali. Entrato in contatto con il Partito d’Azione, il 26 luglio 1943 è con Duccio Galimberti in Piazza Castello, durante il discorso che quest’ultimo tiene alla folla invitandola a combattere i tedeschi. Dopo l’armistizio è nominato rappresentante del PdA all’interno del Comitato militare regionale piemontese (CMRP). I suoi compiti riguardano principalmente l’organizzazione ed il coordinamento dell’attività delle formazioni GL (Giustizia e libertà). Il 31 marzo 1944, durante una riunione del Comitato nella sacrestia della chiesa di San Giovanni, a Torino, irrompono alcuni elementi della Federazione dei Fasci Repubblicani, che arrestano tutti i presenti. Incarcerato a Torino, Braccini è processato coi suoi compagni dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato, i giorni 2 e 3 aprile. Condannato a morte, è fucilato il 5 aprile al poligono di tiro nazionale del Martinetto, ad opera di un plotone della GNR (Guardia nazionale repubblicana). Con lui sono giustiziati anche gli altri appartenenti al CMRP, Franco Balbis, Quinto Bevilacqua, Giulio Biglieri, Errico Giachino, Eusebio Giambone, Massimo Montano e Giuseppe Perotti. Nel 1944 gli è stata conferita la Medaglia d’oro al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: "Membro del Comitato militare del C.L.N. del Piemonte, dopo aver concorso alla costituzione dei nuclei partigiani delle valli, portava largo e decisivo contributo all’assetto e al potenziamento delle formazioni piemontesi. Sottoposto a giudizio e condannato a morte, consacrava con l’olocausto della propria vita l’ardente fiamma che l’aveva sostenuto durante il periodo della lotta clandestina. II piombo nemico troncava la sua nobile esistenza. Cadeva suggellando, con l’estrema invocazione all’Italia, la sua fede nei destini della Patria. Torino, 5 aprile 1944."

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 36 anni
Genere Maschio
Stato civileConiugato
Data di nascita 16/5/1907
Luogo di nascita Canepina
Provincia di nascita Viterbo

Data di morte: 5/4/1944
Luogo di morte: Poligono di tiro del Martinetto . C'è memoria epigrafica
Comune di morte: Torino
Regione di morte:Piemonte

Titolo di studioLaurea
Categoria professionaleCulto, professioni e arti liberali
Professione Insegnante Docente universitario con cattedra di zootecnia generale e speciale all'università di Torino. Specializzato nelle ricerche sulla fecondazione artificiale degli animali all'Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte e della Liguria.

Appartenenza politicaAzionista

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Verdi
Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: 8/9/1943 - 5/4/1944
Tipo di reparto: Comitato
Nome del reparto: Comitato militare regionale piemontese (CMRP)
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Sentenza di un tribunale. Tribunale speciale per la difesa dello Stato di Torino - Sentenza emessa in data 3/4/1944.
Esecuzione:Fascista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Arrestato il 31 marzo 1944 durante una riunione clandestina del CMRP nella sacrestia di San Giovanni in Torino, viene processato e condannato a morte assieme ai suoi compagni. La sentenza è eseguita al poligono del Martinetto il 5 aprile 1944.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Nei giorni 2 e 3 aprile 1944, il Tribunale speciale per la difesa dello Stato processa e condanna a morte i membri del Comando militare regionale piemontese (CMRP), catturati il 31 marzo durante una riunione clandestina nella sacrestia della chiesa di San Giovanni, a Torino. Il giorno 5 aprile Franco Balbis, Quinto Bevilacqua, Giulio Biglieri, Paolo Braccini, Errico Giachino, Eusebio Giambone, Massimo Montano e Giuseppe Perotti vengono portati al poligono di tiro del Martinetto e fucilati da un plotone di militi della GNR.
Riconoscimenti:militare: Medaglia d'oro assegnata in data 1944
Collegamenti:Strage di Poligono di tiro del Martinetto, comune di Torino. 5/4/1944
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Franco Balbis | Quinto Bevilacqua | Giulio Biglieri | Errico Giachino | Eusebio Giambone | Massimo Montano | Giuseppe Paolo Perotti |

BIBLIOGRAFIA

  • Partigiani di fronte alla morte [Lettere di Giuseppe Perotti, Eusebio Giambone, Paolo Braccini, Peppino Pelosi] in "Il movimento di liberazione" fasc. 2, Milano, Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, 1949, pp. 3-15
  • I compagni mi vendicheranno: lettere scelte di condannati a morte della Resistenza italiana, Napoli, Laboratorio politico, stampa 1995
  • Paolo Braccini dalla scuola alla lotta in "Resistenza-Notiziario G.L." A. VIII, N. 3-4, Torino, Marzo-Aprile 1954, p. 3
  • Gloria ai Martiri del Martinetto! in "L'Unità (Edizione piemontese)" A. 29, N. 83, Torino, 5 Aprile 1952, p. 2
  • Nicola Adducci - Luciano Boccalatte - Giuliana Minute Che il silenzio non sia silenzio. Memoria civica dei caduti della Resistenza a Torino, Torino, Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea, 2003, p. 165
  • Bianca Ceva 5 anni di storia italiana 1940-1945, Milano, Edizioni di Comunità, 1964, pp. 238-241
  • Enzo Collotti - Renato Sandri - Frediano Sassi (a cura di) Dizionario della Resistenza, Torino, Einaudi, 2001, vol. I p. 504, vol. II pp. 207 e 499
  • Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 54-56
  • Giampaolo Pansa "Viva l’Italia libera!". Storia e documenti del primo Comitato militare del C.L.N. regionale piemontese, Torino, Città di Torino. Istituto piemontese per la storia della resistenza e della società contemporanea, 2004
  • Fausto Penati Commemorazione del dott. prof. Paolo Braccini: tenuta a Torino il 25 ottobre 1945, Torino, Minerva medica, [1945?]
  • Fausto Penati Paolo Braccini martire della libertà: commemorazione tenuta da Fausto Penati nell’aula Magna della Facolta di Medicina veterinaria, Torino, Tipografia E. Bono, [1970?]
  • Antonino Repaci - Carlenrico Navone Dio e popolo: antologia del Risorgimento e della Resistenza, Torino, Bottega d'Erasmo, 1961, p. 459
  • COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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    Lettera a Moglie,
    Località di stesura: Torino
    Stato del documento: copia



    Collocazione bibliografica:
    Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di), Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003


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    Lettera a Figlia,
    Località di stesura: Torino
    Stato del documento: copia


    Tipo di copia della lettera: fotocopia cartacea

    La lettera è conservata presso:
    Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea

    Indirizzo web:
    http://www.istoreto.it/

    Collocazione archivistica:
    Cmrp. Martiri del Martinetto. Ultime lettere

    Note al documento:
    Fino al 20 settembre 2018 la lettera era pubblicata sottoforma di trascrizione a macchina, conservata presso l'archivio dell'Istituto nazionale Ferruccio Parri (ex INSMLI), nel Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12.

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    Lettera a Moglie e Figlia, scritta in data 04-04-1944
    Località di stesura: Torino
    Stato del documento: copia


    Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina

    La lettera è conservata presso:
    Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

    Indirizzo web:
    http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

    Collocazione archivistica:
    Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12

    Note al documento:
    La data, in alto a destra, è scritta a penna. In alto a sinistra invece la scritta "Lettera di Paolo Braccino alla Moglie e alla Figlia" è cancellata con uan riga ondulata in penna blu.

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    Lettera a fratello, scritta in data 04-04-1944
    Località di stesura: Torino
    Stato del documento: autografo


    La lettera è conservata presso: Archivio privato di Claudio Del Bello,

    Note al documento:
    La lettera è stata inviata in copia digitale da Claudio Del Bello, nipote di Paolo Braccini "Verdi". Il documento, il cui testo si trova trascritto nel volume "A testa alta", è indirizzato a Fabio Braccini, fratello di Paolo, allora partigiano combattente nella zona di Roma.

    INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI