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Giuseppe Tartaglione



PRESENTAZIONE

La foto ritrae Giuseppe Targalione. Sul retro sono riportati nome, cognome, soprannome, data di nascita e di morte del condannato. L’indicazione della formazione partigiana è invece presente solo sul davanti. Nato a Marcianise (Caserta; all’epoca provincia di Napoli) il 3 gennaio 1922, fucilato alle Casermette di Rivoli il 10 marzo 1945. Giuseppe iniziò presto, era ancora minorenne, a lavorare come operaio alle Ferrovie dello Stato. Aderì alla 7^ Divisione Giustizia e Libertà. Arruolato in un Reggimento di Fanteria, "dopo l’8 settembre, sbandato l’Esercito, non volle giustamente cedere ai Tedeschi e poi aderire alla Repubblica. Visse da buon agricoltore presso la cascina dei buoni coniugi Berta Secondo e Teresa, i quali lo tennero presso di se e l’amarono come se fosse loro figlio. Quando, per sfuggire ai rastrellamenti, dovette assentarsi dalla casa di adozione, i Signori Berta lo seguirono non solo col pensiero ma provvedendo anche al suo sostentamento. Un incidente militare lo coglieva a Rivoli presso Torino. Il Sacerdote che ne raccolse l’ultima confidenza e l’ultimo respiro rimase edificatissimo per la prova grande di Fede in Dio, di abbandono alla sua Divina Provvidenza e di amore generoso che lo aiutò a perdonare, come Gesù sul Calvario, ai propri nemici. La sua salma, ricomposta con grande onore e con tanti suffragi, nel Camposanto di Rivoli. Anche a Montalenghe vennero celebrate numerose messe per la sua buona anima." (estratto della lettera scritta dal Sac. Arvat Giacomo, Prevosto della Parrocchia di Montalenghe - Aosta - ai genitori di Peppino, datata 9 luglio 1945). Funerali solenni si svolsero a Torino il 16 dicembre 1945 assieme a tutti i caduti della VII Divisione Giustizia e Libertà.

Autore della presentazione: Alberto Farina

DATI ANAGRAFICI

Età 23 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 3/1/1922
Luogo di nascita Marcianise
Provincia di nascita Caserta

Data di morte: 10/3/1945
Luogo di morte: Carceri di Corso Susa, al confine tra Rivoli e Torino
Comune di morte: Rivoli
Provincia di morte: Torino
Regione di morte:Piemonte

Categoria professionaleOperai
Professione Operaio Assunto presso le Ferrovie dello Stato italiane.
Appartenenza alle Forze armateEsercito
Arma Fanteria

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Tipologia del condannato:Partigiano
Tipo di reparto: Divisione
Nome del reparto: Divisione GL 7ª
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Tipo di esecuzione: Nazista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Rastrellato dai nazifascisti, viene incarcerato alle Casermette di Rivoli. Qui viene fucilato il 10 marzo 1945, insieme ad altri 6 partigiani detenuti.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Il 10 marzo 1945, soldati nazisti prelevarono dalle Casermette di Rivoli 7 partigiani là detenuti e, alle 18 e 45 dello stesso giorno, li fucilarono per rappresaglia contro un attentato ai danni di alcuni militari tedeschi avvenuto a Bussoleno (To). Questi i nomi dei 7 condannati: Luciano Berton, Giuseppe Cassinelli, Luigi Lucco Borlera, Renato Molinari, Luigi Moschini, Francesco Novelli e Giuseppe Tartaglione.
Collegamenti:Strage di Carceri di Corso Susa, al confine tra Rivoli e Torino , comune di Rivoli . 10/3/1945
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Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Renato Molinari |

BIBLIOGRAFIA

  • Mimmo Franzinelli (a cura di) Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, p. 184
  • Bruno Maida (a cura di) Rivoli 1940-1945 : luoghi e percorsi della memoria, Torino, Blu, [2006], pp. 73, 92

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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Lettera a Madre,
Stato del documento: autografo


La lettera è conservata presso: Carte private di Giuseppina Tartaglione,

Note al documento:
In calce al documento è scritto nuovamente il nome del condannato con una matita arancione. La calligrafia non pare la stessa dell'autore del messaggio. Il biglietto fu consegnato ai famigliari dal parroco di San Martino di Rivoli, che prestò assistenza spirituale a Giuseppe Tartaglione prima dell'esecuzione.

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