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Aldo Vespa



PRESENTAZIONE

La foto ritrae Aldo Vespa in uniforme militare. Di anni 20. Nato il 9 luglio 1924 a Roma. Residente a Pavia. Studente universitario iscritto alla facoltà di Chimica industriale, viene arruolato nel Regio esercito italiano con il grado di tenente. Dopo l’armistizio entra in clandestinità, quindi si collega coi partigiani, diventando il comandante della 51ª brigata d’assalto Garibaldi. Passato alle formazioni azioniste di Giustizia e Libertà (GL), il 6 novembre 1944 è arrestato dalla polizia tedesca davanti al cimitero monumentale di Milano. Imprigionato inizialmente nelle carceri cittadine di San Vittore, il 22 novembre è deportato al lager di Bolzano. Verso la metà di dicembre tenta la fuga, ma è catturato e rinchiuso in cella fino al 19 gennaio 1945, quando è inviato al lager Flossenbürg, dove si spegne il 7 marzo successivo. Nel 1946 l’Università di Pavia gli ha conferito la laurea honoris causa.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 20 anni
Genere Maschio
Data di nascita 9/7/1924
Luogo di nascita Roma

Data di morte: 7/3/1945
Nazione di morte: Germania
Luogo di morte: Lager di Flossenburg

Titolo di studioStudi universitari. Iscritto alla facoltà di Chimica industriale dell'Università di Pavia
Categoria professionaleCondizioni non professionali
Professione Studente universitario
Appartenenza alle Forze armateEsercito
GradoTenente

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Tipologia del condannato:Partigiano e deportato
Tipo di reparto: Brigata
Nome del reparto: Brigata d'assalto Garibaldi 51ª
Grado conseguito: Comandante
Tipo di reparto: Brigata
Nome del reparto: Brigata GL
Motivo della deportazione: attività partigiana
Luogo della deportazione: Lager di Bolzano, poi Lager di Flossenburg
Condizione al momento della morte: Deportato
Descrizione della circostanza della morte: Arrestato dalla polizia tedesca davanti al cimitero monumentale di Milano il 6 novembre 1944, è imprigionato nelle carceri cittadine di San Vittore. Trasferito al Lager di Bolzano il 22 novembre, tenta la fuga, ma è catturato e rinchiuso in cella dal 16 dicembre 1944 al 19 gennaio 1945. Inviato a Flossenburg, si spegne nel lager tedesco il 7 marzo.

BIBLIOGRAFIA

  • Maria Antonietta Arrigoni - Marco Savini Dizionario biografico della deportazione pavese, Milano, Edizioni Unicopli, 2005, p. 179
  • Mario Avagliano (a cura di) Generazione ribelle. Diari e lettere dal 1943 al 1945, Torino, Giulio Einaudi Editore, 2006, pp. 112 e 441
  • Mario Avagliano - Marco Palmieri Voci dai lager. Diari e lettere di deportati politici italiani 1943-1945, Torino, Einaudi, 2012, p. 222
  • Giulio Guderzo L’altra guerra, Bologna, Il Mulino, 2002, p. 562
  • Dario Venegoni Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano, Milano, Fondazione Memoria della Deportazione, 2004, p. 381

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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Lettera a Adriana, scritta in data 06-12-1944
Località di stesura: Lager di Bolzano
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: fotocopia cartacea

La lettera è conservata presso:
Istituto pavese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea - Pavia

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/pavia


INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI