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Elia Sola (Bomba)



PRESENTAZIONE

La foto ritrae Elia Sola. Di anni 17. Nato il 26 settembre 1927 a Savona. Di professione operaio, viene assunto come fresatore presso il cantiere Solimano (a Savona). Nel frattempo pratica con buoni risultati l’attività di boxeur, fino a diventare campione novizio dei pesi leggeri, nel maggio del 1943. Circa un anno dopo si unisce ai partigiani ed entra a far parte della banda comandata da Italo Cordero (aggregata in un primo momento alle formazioni "Mauri", quindi, dal luglio 1944, alla 2ª divisione d’assalto Garibaldi "Felice Cascione"). Spostatosi nel cuneese, nel novembre del 1944 Elia Sola viene assegnato ad una formazione autonoma nella zona di Frabosa Soprana. Il 29 dicembre successivo tuttavia, viene sorpreso dai tedeschi mentre si sta recando al funerale di un amico. Immediatamente arrestato, viene incarcerato nella Caserma Galliano di Mondovì (CN). Il 6 febbraio 1945 è trasferito nella caserma degli Alpini di Ceva (CN), dove viene sommariamente condannato a morte assieme ad altri detenuti. La sentenza però è sospesa ed i morituri vengono condotti a Carrù (CN) in vista di uno scambio di prigionieri, che infatti avviene il 1º marzo. Solo 8 di loro tuttavia vengono liberati, ed Elia Sola non è tra essi. Con lui rimangono rinchiusi nel sottotetto del castello cittadino anche Mario Comino, Remigio Ghisolfi, Giovanni Panebianco, Giorgio Roggero e i fratelli Andrea e Mario Vaschetto. Il 6 marzo i sette partigiani vengono nuovamente processati e condannati a morte, in rappresaglia all’uccisione di 4 soldati fascisti avvenuta due giorni prima alla Pedaggera (fraz. di Cerreto Langhe, CN). La sentenza è eseguita alle ore 22 di quello stesso giorno: Elia Sola e i suoi compagni vengono infatti fucilati a gruppi di due-tre alla volta tra Piazza Nuova, Via Bene Vagienna e Piazza Parrocchia, durante il tragitto che conduce dal castello alla chiesa del paese.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 17 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 26/9/1927
Luogo di nascita Savona

Data di morte: 6/3/1945
Luogo di morte: Piazza Parrocchia, Piazza Nuova e Via Bene Vagienna
Comune di morte: Carrù
Provincia di morte: Cuneo
Regione di morte:Piemonte

Titolo di studioLicenza elementare
Categoria professionaleOperai
Professione Operaio Fresatore nel cantiere Solimano di Savona

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Bomba
Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: 24/5/1944 - 20/7/1944
Tipo di reparto: Banda
Nome del reparto: Banda Mauri
Seconda formazione nella Resistenza: 20/7/1944 - 30/11/1944
Tipo di reparto: Divisione
Nome del reparto: Divisione d'assalto Garibaldi Liguria Felice Cascione 2ª
Terza formazione nella Resistenza: 30/11/1944 - 6/3/1945
Tipo di reparto: Formazione
Nome del reparto: Formazione autonoma del capitano Ettore
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Sentenza di un tribunale - Sentenza emessa in data 6/3/1945.
Esecuzione:Nazifascista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Il 29 dicembre 1944 è catturato dai tedeschi mentre si reca al funerale di un amico, ed incarcerato nella Caserma Galliano di Mondovì. Il 6 febbraio 1945 è condotto a Ceva con altri detenuti, e rinchiuso nella caserma degli Alpini. Condannato a morte, è nuovamente trasferito, ed imprigionato nel castello di Carrù. La sentenza viene sospesa grazie ad uno scambio di prigionieri, ma Elia Sola non è tra coloro che vengono liberati. Il 6 marzo 1944, per rappresaglia ad un attentato partigiano, è fucilato dai nazifascisti.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Detenuti nel sottotetto del castello di Carrù in fiduciosa attesa di uno scambio di prigionieri, Mario Comino, Remigio Ghisolfi, Giovanni Panebianco, Giorgio Roggero, Elia Sola e i fratelli Andrea e Mario Vaschetto vengono condannati a morte nel tardo pomeriggio del 6 marzo 1944, per rappresaglia all’attentato partigiano di due giorni prima alla Pedaggera ( in cui perdono la vita 4 soldati fascisti). Il Tribunale che emette la sentenza è composto da elementi della squadra Grantieri di Attilio Rizzo, tedeschi, militi della GNR e delle Brigate Nere di Cuneo. Alle ore 22 i sette prigionieri sono fatti uscire dal castello e condotti verso la chiesa. Durante il tragitto, le raffiche li abbattono a gruppi di due-tre alla volta. Per ordine del tenente Rizzo, i corpi esanimi dei partigiani rimangono esposti per l’intero giorno seguente, come monito.
Collegamenti:Strage di Piazza Parrocchia, Piazza Nuova e Via Bene Vagienna, comune di Carrù (Cuneo). 6/3/1945
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere:

BIBLIOGRAFIA

  • Ferruccio Iebole Partigiani, martiri, liguri, piemontesi e cacciatori degli Appennini, Mondovì, Edizione AeC Mondovì 2005, 2005
  • Ferruccio Iebole Carrù 6 marzo 1945: fucilazione in piazza in "Corriere di Carrù", Carrù, 4 marzo 2004
  • Elia Sola La mia prigionia. Diario, Savona, Tipografia V. Iebole, stampa 1945

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

» Leggi
Lettera a genitori, scritta in data 06-03-1945
Località di stesura: Carrù
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: fotocopia cartacea

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945

Note al documento:
La lettera, che è senza data, è stata scritta il giorno del processo e dell'esecuzione di Elia Sola, vale a dire il 6 marzo 1944. L'originale è conservato nelle carte della famiglia Sola.

INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI