Scheda | Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza italiana

L'archivio contiene 1 lettera di Rinaldo Simonetti
- Lettera ai genitori

PRESENTAZIONE

Di anni 18. Nato l’11 maggio 1926 a San Colombano Certenoli (GE) ed ivi residente. Nell’estate del 1944 si unisce ai partigiani del distaccamento Forca, inquadrato nella divisione Garibaldi Pinan Cichero; successivamente passa alla brigata Berto. L’11 febbraio 1945, mentre si trova nella zona di Lorsica (GE), viene catturato da alcuni elementi dalla divisione alpina Monterosa in azione di rastrellamento. Rinchiuso nelle carceri di Chiavari, Simonetti è processato dal Tribunale di guerra della stessa Monterosa il 2 marzo, assieme a Dino Bertetta, Dino Berisso, Cesare Talassano, Domenico Jacopo, Paolo Motta, Romeo Nassano, Sergio Piombelli, Quinto Persico e Carlo Zemide (tutti partigiani arrestati con lui). Condannati a morte, i 10 prigionieri sono fucilati la sera stessa, in località Bosco Peraja (nel comune di Calvari, GE)

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età	18 anni
Genere	Maschio
Stato civile	Celibe
Data di nascita	11/5/1926
Luogo di nascita	San Colombano Certenoli
Provincia di nascita	Genova
Residenza	San Colombano Certenoli

Data di morte:	2/3/1945
Luogo di morte:	Bosco Peraja
Comune di morte:	Calvari
Provincia di morte:	Genova
Regione di morte:	Liguria

Titolo di studio	Licenza elementare

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia:	Cucciolo
Tipologia del condannato:	Partigiano

Prima formazione nella Resistenza:	luglio 1944 -
Tipo di reparto:	Distaccamento
Nome del reparto:	Distaccamento Forca, Div. Garibaldi Pinan Cichero
Tipo di reparto:	Brigata
Nome del reparto:	Brigata Berto

Condizione al momento della morte:	Combattente

Agente della condanna:	Sentenza di un tribunale. Tribunale di guerra divisionale della Divisione alpina Monterosa - Sentenza emessa in data 2/3/1945.
Esecuzione:	Fascista
Circostanza della morte:	Strage
Descrizione della circostanza della morte:	Rastrellato dalla Divisione alpina Monterosa l'11 febbraio 1945, mentre si trova nella zona di Lorsica, Rinaldo Simonetti è incarcerato a Chiavari, dove è costretto a subire interrogatori e sevizie. Il 2 marzo il Tribunale divisionale della Monterosa lo condanna a morte. La sentenza è eseguita la sera stessa, a Bosco Peraja.
Causa della morte:	Fucilazione
Modalità dell'esecuzione	Il 2 marzo 1945, a Bosco Peraja (Calvari), un plotone d’esecuzione della Divisione alpina Monterosa fucila i condannati Rinaldo Simonetti, Dino Bertetta, Dino Berisso, Domenico Lacopo, Romeo Nassano, Sergio Piombelli, Quinto Persico, Carlo Zemide, Cesare Talassano e Paolo Motta.

Riconoscimenti:	militare: Medaglia di bronzo

Collegamenti:	Strage di Bosco Peraja , comune di Calvari . 2/3/1945 Visualizzazione ingrandita della mappa

Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere:	Dino Berisso \| Dino Bertetta \| Quinto Persico \| Sergio Piombelli \|

BIBLIOGRAFIA

61º anniversario dell’eccidio di Calvari in "Patria indipendente" n. 6, 25 giugno 2006, inserto XIII
La Resistenza genovese, Genova, 1960, p. 39
Rinaldo Simonetti "Cucciolo" in un ricordo di G.B. Canepa in "Patria indipendente" N. 05/07, Roma, 27 maggio 2007, p. XXIII
Le radici e le ali: 1943/45-1993/95: memoria e storia nelle celebrazioni del cinquantennale della Resistenza e della Guerra di liberazione, Roma, 1996, p. 760
Franco Gimelli - Paolo Battifora (a cura di) Dizionario della Resistenza in Liguria, Genova, De Ferrari, 2008 , p. 329
Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, p. 292

La descrizione archivistica del Fondo Malvezzi è pubblicata in Il mondo di Piero. Un ritratto a più voci di Piero Malvezzi, a cura di Gabriella Solaro, Milano, Franco Angeli, 2008
- La descrizione archivistica è scaricabile in formato .pdf [161 kb]