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Raffaello Andreoni (Tarzan)



PRESENTAZIONE

Nessuna foto per ora disponibile Di anni 20, meccanico, celibe. Nato il 5 aprile 1924 a Fiesole (Firenze) e ivi residente. Dopo l’8 settembre 1943, Raffaele decise di non rispondere ai bandi di chiamata alle armi della RSI e si unì alla Brigata Garibaldi 22 bis "Vittorio Sinigallia" attiva nella zona di Vallombrosa, Pelago e Consuma e nelle cui fila militava anche Remo Sottili. Come molti altri suoi compagni fu catturato durante il rastrellamento condotto da reparti della Legione Autonoma "Ettore Muti" a metà del mese di aprile. Imprigionato nella caserma della Fortezza da Basso di Firenze, fu processato il 2 maggio dal Tribunale Militare Straordinario di Firenze e condannato a morte con Adriano Gozzoli, caposquadra partigiano, Rino Laghi e un partigiano di cui si ignorano le generalità. All’alba del 3 maggio furono condotti al poligono di tiro della Cascine a Firenze e qui fucilati.

Autore della presentazione: Enrica Cavina

DATI ANAGRAFICI

Età 20 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 5/4/1924
Luogo di nascita Fiesole
Provincia di nascita Firenze
Residenza Fiesole

Data di morte: 3/5/1944
Luogo di morte: Poligono di tiro del piazzale delle Cascine
Comune di morte: Firenze
Regione di morte:Toscana

Categoria professionaleOperai
Professione Meccanico

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Tarzan
Tipologia del condannato:Partigiano
Tipo di reparto: Brigata
Nome del reparto: Brigata Garibaldi Vittorio Sinigallia 22 bis
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Sentenza di un tribunale. Tribunale militare straordinario di guerra di Firenze - Sentenza emessa in data 2/5/1944.
Esecuzione:Fascista
Circostanza della morte: Eccidio
Descrizione della circostanza della morte: Precedentemente catturato nel corso di un rastrellamento il 15 aprile 1944 a Secchieta in provincia di Firenze, fu processato dal Tribunale militare straordinario che aveva sede nella casa del Fascio "Dante Rossi" di via dell'Agnolo a Firenze. Condannato a morte il 2 maggio, fu fucilato all'alba del giorno dopo insieme ad altri tre partigiani ventenni: Adriano Gozzoli, Rino Laghi e un ignoto.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Il 3 maggio 1944 all’alba, in esecuzione della sentenza di morte emessa dal Tribunale militare straordinario di guerra di Firenze, furono fucilati da un plotone della GNR, al poligono di tiro del piazzale delle Cascine a Firenze, quattro giovani partigiani: Raffaele Andreoni, Adriano Gozzoli, Rino Laghi e un ignoto. La notizia della fucilazione non venne resa pubblica.
Collegamenti:Eccidio di poligono di tiro del piazzale delle Cascine, comune di Firenze (Firenze). 3/5/1944
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Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere:

BIBLIOGRAFIA

  • Amministrazione Provinciale di Firenze, Istituto Storico della Resistenza in Toscana Le stragi nazifasciste a Firenze e provincia. Trasmettere la memoria. Catalogo della mostra fotografica, Firenze, PuntoStampa, 2003 (II ed.), p. 23
  • Ugo Cappelletti Firenze in guerra. Cronache degli anni 1949-45, Prato, Edizioni del Palazzo, 1984, p. 329
  • Giovanni Frulli La liberazione di Firenze, Milano, Edizioni Sperling & Kupfer, 1982, p. 52
  • Ugo Jona Le rappresaglie nazifasciste sulle popolazioni toscane. Diario di diciassette mesi di sofferenze e di eroismi, Firenze, AMFIN, 1992, p. 48

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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Lettera a Famigliari, scritta in data 02-05-1944
Località di stesura: Caserma della Fortezza da Basso di Firenze
Stato del documento: copia



Collocazione bibliografica:
Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 12-13

Note al documento:
Pur mancando il luogo di scrittura della lettera, è facile supporre che sia avvenuta poco dopo la sentenza di morte e nella caserma della Fortezza da Basso di Firenze in cui Raffaello Andreoni fu rinchiuso fino al momento dell’esecuzione.

INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI