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Franco Minonzio



PRESENTAZIONE

La foto ritrae Franco Minonzio. Di anni 33. Nato il 26 maggio 1911 a Castello sopra Lecco ed ivi residente. Di professione impiegato, lavora all’azienda metallurgica Badoni di Lecco. Di sentimenti antifascisti, dopo l’8 settembre si prodiga per favorire l’espatrio in Svizzera di perseguitati politici e razziali. Entrato a far parte del Comitato di liberazione nazionale (Cln) di Lecco, nel marzo 1944 diventa il responsabile del comitato sindacale clandestino. Tradito da una delazione, viene arrestato dalle SS tedesche il 19 maggio 1944, mentre si trova davanti alle scuole del suo paese natale. Incarcerato a Bergamo, il 21 maggio viene trasferito a Milano, nel penitenziario di San Vittore. Deportato nel campo di concentramento di Fossoli il 29 giugno, il 12 luglio viene fucilato con altri 66 detenuti politici nella strage del poligono di tiro di Cibeno.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 33 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 26/5/1911
Luogo di nascita Castello sopra Lecco
Provincia di nascita Lecco
Residenza Castello sopra Lecco

Data di morte: 12/7/1944
Luogo di morte: Poligono di tiro di Cibeno, frazione di Carpi in provincia di Modena . C'è memoria epigrafica
Comune di morte: Carpi
Provincia di morte: Modena
Regione di morte:Emilia Romagna

Titolo di studioLicenza media superiore
Categoria professionaleUfficiali, impiegati pubblici e privati, pensionati
Professione Impiegato Assunto presso l'azienda metallurgica Badoni di Lecco.

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Tipologia del condannato:Deportato
Tipo di reparto: Comitato
Nome del reparto: Comitato di liberazione nazionale (Cln) di Lecco
Grado conseguito: Responsabile del comitato sindacale clandestino
Motivo della deportazione: Attività antifascista
Luogo della deportazione: Campo di concentramento di Fossoli
Condizione al momento della morte: Deportato
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Tipo di esecuzione: Nazista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Tradito da una delazione, viene arrestato dalle SS tedesche il 19 maggio 1944, mentre si trova davanti alle scuole del suo paese natale. Incarcerato a Bergamo, il 21 maggio viene trasferito a Milano, nel penitenziario di San Vittore. Deportato nel campo di concentramento di Fossoli il 29 giugno, verrà ucciso al poligono di Cibeno il 12 luglio.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione La strage nazista del 12 luglio 1944 compiuta al poligono di Cibeno presenta ancora molti aspetti oscuri e di difficile lettura. Le ricostruzioni di quell’evento concordano comunque sul fatto che alle vittime, tutti prigionieri politici internati al campo di Fossoli a Carpi (Mo), fu letta la sentenza di condanna a morte, motivata come rappresaglia per un attentato a Genova. Alle 4 del mattino del 12 luglio 1944, 71 prigionieri politici, selezionati la sera prima formalmente per partire per la Germania, furono fatti uscire dalla baracca in cui avevano alloggiato la notte. Renato Carenini fu escluso, Teresio Olivelli riuscì a nascondersi mentre un primo gruppo di 20 prigionieri venne condotto al poligono di tiro. Quando il secondo gruppo di 25 persone giunse al poligono, Mario Fasoli ed Eugenio Jemina si resero conto del pericolo e innescarono una ribellione durante la quale riuscirono a fuggire. I restanti ribelli furono uccisi sul posto dalla guardia russa del campo. Dopodiché i 24 componenti del terzo gruppo partirono dal campo ammanettati per essere fucilati al poligono dove i corpi venivano gettati insieme agli altri in una fossa comune scavata precedentemente da ebrei del campo. 67 furono i prigionieri politici coinvolti nella strage: Achille Andrea, Alagna Vincenzo, Arosio Enrico, Baletti Emilio, Balzarini Bruno, Barbera Giovanni, Bellino Vincenzo, Bertaccini Edo, Bertoni Giovanni, Biagini Primo, Bianchi Carlo, Bona Marcello, Brenna Ferdinando, Broglio Luigi Alberto, Caglio Francesco, Ten. Carioni Emanuele, Carlini Davide, Cavallari Brenno, Celada Ernesto, Ciceri Lino, Cocquio Alfonso Marco, Colombo Antonio, Colombo Bruno, Culin Roberto, Dal Pozzo Manfredo, Dall’Asta Ettore, De Grandi Carlo, Di Pietro Armando, Dolla Enzo, Col. Ferrighi Luigi, Frigerio Luigi, Fugazza Alberto Antonio, Gambacorti Passerini Antonio, Ghelfi Walter, Giovanelli Emanuele, Guarenti Davide, Ingeme Antonio, Kulczycki Sas Jerzj, Lacerra Felice, Lari Pietro, Levrino Michele, Liberti Bruno, Luraghi Luigi, Mancini Renato, Manzi Antonio, Col. Marini Gino, Marsilio Nilo, Martinelli Arturo, Mazzoli Armando, Messa Ernesto, Minonzio Franco, Molari Rino, Montini Gino, Mormino Pietro, Palmero Giuseppe, Col. Panceri Ubaldo, Pasut Arturo, Pompilio Cesare, Pozzoli Mario, Prina Carlo, Renacci Ettore, Gen. Robolotti Giuseppe, Tassinati Corrado, Col. Tirale Napoleone, Trebsé Milan, Vercesi Galileo, Vercesi Luigi.
Riconoscimenti:militare: Medaglia d'argento assegnata in data 19/6/1991
Collegamenti:Strage di Poligono di tiro di Cibeno, frazione di Carpi in provincia di Modena , comune di Carpi . 12/7/1944
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Enrico Arosio | Bruno Balzarini | Carlo Bianchi | Luigi Alberto Broglio | Francesco Caglio | Emanuele Carioni | Bruno Colombo | Felice Lacerra | Michele Levrino | Antonio Manzi | Rino Molari | Ettore Renacci | Galileo Vercesi | Luigi Vercesi |

BIBLIOGRAFIA

  • Anna Maria Ori - Carla Bianchi Iacono - Metella Montanari Uomini nomi memoria: Fossoli 12 luglio 1944, Carpi, Nuovagrafica, 2004, pp. 95-96

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

» Leggi
Lettera a sorella Rosalia, scritta in data 09-06-1944
Località di stesura: Campo di concentramento di Fossoli (Modena)
Stato del documento: copia

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945

Note al documento:
Trascrizione della lettera è pubblicata anche a pag. 96 del volume "Uomini nomi memoria: Fossoli 12 luglio 1944" (Carpi, Nuovagrafica, 2004), curato da Anna Maria Ori, Carla Bianchi Iacono e Metella Montanari. Purtroppo non si conosce con esattezza dove sia conservato l'originale autografo.

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