Lettera di Ottavio Cirulli alla Moglie e ai figli da Carcere di Regina Coeli, Roma

>> Torna alla biografia di Ottavio Cirulli

Testo:

Cara Amore mio purtroppo questo è stato il mio destino. Io in questo momento che scrivo sento il più grande dolore della mia vita. Pensi tu Anna amore mio ai bei nostri cari figlioli. Maria tu bella mia sappiti guardare e porti alto l’onore come è quello di tuo babbo tesoro mio. A te Michelino che se il più bello lavori che è il tuo dovere e stai attento a mamma e ai tuoi fratelli e sorelle. Che io sempre ti veglierò io starò sempre accanto a voi. Piccola mia Gina tu che hai il mio ritratto, ricordati del tuo papà quando sarai grande ricordati di papà che sta sempre al tuo fianco e sia sempre onesta. Cara Annita bella bionda di papà preghi al tuo Gesù che ti protegga in tutta la tua vita che io ti proteggerò sempre, e tu piccolo Peppino che neanche ti ho conosciuto ma ti terrò sempre nel mio cuore come tutti. Vi abbraccio forte forte tutti al mio cuore per non più lasciarvi coprendovi di baci infinitamente. Cara Anna tesoro mio stai sempre tranquilla e fiera che io sto sempre al tuo fianco accanto atte vedi tu e sappiti mantenere onorata ormai è stato il mio destino morire innocente senza aver fatto nulla. Amore mio ti bacio fortemente coi miei cari figli senza che ho potuto più vedere, amore prendi la mia fotografia poi farti fare un ingrandimento e accendi una lampada che io vi guarderò sempre e vi terrò sempre presente aldilà. Cara ricordati che io sono un Italiano puro è vero e spero che anche tu lo sia come me. Miei figli il vostro papà sta sempre fra di voi e io muoio e sono fiero lo fatto per voi e per profanare la giustizia. Pensi cara mio amore che io vi ho sempre amati e non vi ho fatto mancare mai nulla quello è stato il mio dovere verso di voi e verso la Patria nostra bella. Cari bei miei figli siate buoni che per voi quello che fate sempre bene e siate buoni cari bei miei figli ricordatevi miei cari del vostro caro Papà che vi guarderà sempre fino al punto della morte oggi è due Febbraio è l’ultimo giorno della mia vita quando io non esisterò più voi dovete credere che io sto con voi sempre sempre sempre con voi cari, preghi il mio caro amico e mio fratello che ti possono guardare e proteggervi perché io mi ho sacrificato per voi. Senti cara Anna in questo momento io piango e sento nel più profondo del mio cuore il più grande dolore della mia vita senza più potervi più vedere più maggiormente è il dolore di non aver più potuti vedere così è stato questo il mio destino. Maria Michelino Gina Annita Giuseppe e tu Anna stai sempre attenta che io sto sempre con voi e nella vostra anima sto sempre con voi amori miei vi bacio bacio e vi penserò fino all’ultimo respiro vi abbraccio forte forte anche aldilà. Anna Anna io sono con te e pure con voi sai io sto pure con voi sempre sempre sempre Anna Maria Michelino Gina Annita e Peppino vi do l’ultimo addio il vostro caro amato papà io vi bacio infinito il vostro papà.
Cirulli Ottavio
Addio Per sempre
Baci qui sta il vostro è il vostro ritratto del vostro caro
L’immagine riproduce il testo dell’ultima lettera di Ottavio Cirulli alla moglie e ai figli, scritta tra la data della sentenza e quella dell’esecuzione.
L’immagine riproduce il testo dell’ultima lettera di Ottavio Cirulli alla moglie e ai figli, scritta tra la data della sentenza e quella dell’esecuzione.

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

Lettera a Moglie e ai figli,
Località di stesura: Carcere di Regina Coeli, Roma
Stato del documento: copia

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945

Note al documento:
Pur essendo senza data, sembra logico supporre che la lettera fu scritta tra il 30 gennaio e il 2 febbraio 1944, rispettivamente data della condanna a morte e dell'esecuzione di Ottavio Cirulli. A pag. 61 del volume curato da Mario Avagliano e Gabriele Le Moli "Muoio innocente. Lettere di caduti della Resistenza a Roma (Milano, Mursia, 1999) una nota spiega che la "L'originale è conservato presso l'archivio di famiglia del figlio Giuseppe".