Lettera di Enrico Bracesco (Umberto) alla Moglie scritta in data 7-06-1944 da Campo di concentramento di Fossoli (Carpi, Modena)

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Testo:
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Mia Amatissima,
ieri sera ho avuto il terzo
pacco, tutto corrispondente all’elenco che si trovava
nell’interno di esso, cioè precisamente ciò che ti
avevo chiesto, cosicché molto bene; in più oggi
ricevo una tua ultima 29/5, ed una della cugi=
na Anna, di cui ti incarico di contraccambiarli i
miei più sentiti e riconoscenti Auguri, affinché
tutto proceda con miglior esito nei riguardi di
suo Marito, e nostro cugino Peppino, che senz’al=
tro già tanto ha dato della sua gioventù, rendo così
un mio caro saluto ad Anna, Peppino, Emilio, zio
Angelo e Pina, saluto e ricordo pure Famiglia Corbetta
ed uno particolare a cugina Tina, per il suo interessamen=
to, non scordarti mia cara, di estenderlo pure a cugi=
ni Angelina Attilio, così per tutti i nostri parenti.
Senti Maria, ti ricordo ciò che ho avuto dalla signo=
ra Boccaletti, il primo pacchetto conteneva tre filoni di
pane, ed un pezzo di coppa, il secondo ed terzo, tutto unito
9 pani 18 uova e ciliegie, li avevo chiesto pure un cap=
pello di paglia che però non ho avuto ed anche x £.200
anche i soldi non ho avuto, ma però ora li ho scritto

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di non mandarmeli più i soldi, perché mi sono acco=
modato, e per ora non me ne occorre, così pure
per il cappello faccio a meno, ti porto a conoscen=
za anche di un sacchetto contenente biancheria,
che inviai alla Sig. Ivonne, conteneva, calzoni, Pullo=
ver con maniche, 2 maglie lana, calze lana, guanti,
fazzoletti reggicalzoni, 2 camicie, mutande, cravatta,
ed ora attendo una risposta di questa sig.ra per inviar
fuori la valigia ultima ricevuta, con dentro il
soprabito l’altro pullover, così o spedirli, o pure li tenga
pure, e questo la ritengo la via migliore, sino alla
mia libertà, o pure qualche altra via sicura lascio
a lei la scelta, li ho scritto pure di non mandarmi
nulla questa settimana, e così ora ti ho detto tutto,
così sappiti regolare in merito.
Cara Moglie, che dirti della Foto; nel momento in
cui la vidi! Credo non esserti in grado di esprimer=
mi sufficientemente! I miei occhi posarono con
ricercatezza, cercando indovinare nelle tre figure,
ed in ognuna di esse, i propri pensieri, quanto tem=
po rimasi così assorto, e lontano da ciò che mi circondava;
non so! Ma certo tre sguardi vidi posarsi su di me

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mi resi conto d’esservi vicino, baciando così la piccola
Rosa appena sbocciata col suo grande profumo,
che in Milena. Strinsi forte nelle mie braccia
la visione di Luigi, cercando così, far sorridere
un pochino, la sua infantile serietà, che tanto ha
colpito il mio cuore; lo so! Lo sento! Mi cerca
in silenzio. Che dirti di te mia cara; ti leggo sul
viso i segni del dolore, e dell’attesa, coraggio Maria
tutto ha fine, ti son sempre vicino spiritualmente,
son sicuro che mi senti, e porterai a termine anche
questo tuo compito duro, con sacrifici che solo una
sposa, ed una giovane madre, sa trovare la forza
necessaria, attingendo nella sua fonte inesau=
ribile d’amore, per superare ostacoli immaginabili.
Così tutti e tre assieme uniti sul mio cuore, sen=
to un solo palpito, non posso essere sordo al vostro
richiamo, troverò certo, e presto la via del ritorno,
e certamente saprò farvi dimenticare i giorni tristi.
La mia salute è sempre buona, godo della vostra, ed in
particolar modo, quando mi parli dei nostri piccoli,
dei progressi di Milena, vorrei averla un istante
solo, per appagare i miei desideri, parlami pure

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anche di Luigi. Comincia a scrivere qualcosa?
baciameli forte tutti e due, e a te pure Maria
mia, Ti abbraccio e ti bacio forte tuo e sempre
amatissimo Enrico. Fede e speranza. Ciau.
So che mia madre ti vien spesso a trovarti, così
scrivo due righe per lei, che te li leggerai.
Carissima Mamma, già tre mesi il destino ci
ha ancora separati, non sono pochi, lo so; ma il più
è fatto, e ti assicuro che presto ci rivedremo, le mie
[condizioni fisiche], sono tanto ma tanto buone, an=
zi credo superiori a quello che te e tutti potete im=
maginare, cerca di non essere triste e mantieniti
in buona salute, te come pure il Babbo che credo
stia bene, dille che lo penso sempre, e vi bacio forte
tutti e due vostro Figlio Enrico. Caro Fratello Carlo, non
dimenticarti di seguire ed eseguire i nostri interessi
commerciali, e quando ritieni giunto il giorno opportuno,
vieni pure a trovarmi, anche col triciclo non si sa mai,
nel mio caso può farmi bisogno per nuove compere.
Salutami tanto Adamo, Feliciano ed altri amici dille ad
Adamo che Attendo un suo scritto. Un forte abbraccio a te
Maria e Baci Emilio Adriano che ho gradito i suoi scritti,
Saluto e Bacio Fratello Luigi Stefanina Alba arrivederci ciao,
Saluti a Mamma Matilde Carlo Angelo Andreina e sua mamma
Non inviarmi più sigarette. Saluti a Giovanni Gisella [Mariani. Gitori=]
na e Famiglia Scampini e a tutti di che chiede di me ciau
L’immagine riproduce la fotocopia della prima facciata della lettera scritta da Enrico Bracesco alla moglie il 7 giugno 1944. Il documento originale è vergato su un foglio a righe.
L’immagine riproduce la fotocopia della prima facciata della lettera scritta da Enrico Bracesco alla moglie il 7 giugno 1944. Il documento originale è vergato su un foglio a righe.
L’immagine riproduce la fotocopia della seconda facciata della lettera scritta da Enrico Bracesco alla moglie il 7 giugno 1944. Il documento originale è vergato su un foglio a righe.
L’immagine riproduce la fotocopia della seconda facciata della lettera scritta da Enrico Bracesco alla moglie il 7 giugno 1944. Il documento originale è vergato su un foglio a righe.
L’immagine riproduce la fotocopia della terza facciata della lettera scritta da Enrico Bracesco alla moglie il 7 giugno 1944. Il documento originale è vergato su un foglio a righe.
L’immagine riproduce la fotocopia della terza facciata della lettera scritta da Enrico Bracesco alla moglie il 7 giugno 1944. Il documento originale è vergato su un foglio a righe.
L’immagine riproduce la fotocopia della quarta facciata della lettera scritta da Enrico Bracesco alla moglie il 7 giugno 1944. In quest’ultima parte l’autore si rivolge direttamente anche alla madre e al fratello. Il documento originale è vergato su un foglio a righe.
L’immagine riproduce la fotocopia della quarta facciata della lettera scritta da Enrico Bracesco alla moglie il 7 giugno 1944. In quest’ultima parte l’autore si rivolge direttamente anche alla madre e al fratello.
Il documento originale è vergato su un foglio a righe.

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

Lettera a Moglie, scritta in data 07-06-1944
Località di stesura: Campo di concentramento di Fossoli (Carpi, Modena)
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: copia fotostatica
La lettera è conservata presso: A.N.E.D. Sesto San Giovanni (MI),

Collocazione archivistica:
Fondo Giuseppe Valota, fascicolo Bracesco Enrico

Note al documento:
Pur non essendoci indicazione di luogo, la data indica chiaramente che la lettera fu scritta dal campo di concetramento di Fossoli. Nell'ultima parte della lettera Enrico Bracesco scrive alcune parole rivolgendosi direttamente prima alla madre prima e poi al fratello.