- L'archivio contiene 1 lettera di Ermete Voglino
PRESENTAZIONE
Di anni 30. Nato il 10 dicembre 1914 a San Damiano d’Asti (AT). Residente a Torino. Di professione commerciante, si arruola nell’artiglieria alpina del Regio esercito italiano. Promosso sergente maggiore per meriti sul campo, viene anche decorato con la Croce di guerra e proposto per due medaglie d’argento al valor militare. Dopo l’armistizio decide di unirsi ai partigiani piemontesi, diventando comandante di una squadra della 6ª Brigata SAP. Verso la fine del 1944 viene assegnato alla 9ª divisione GL, con il grado di comandante di brigata. Catturato dai nazifascisti in due diverse occasioni (rilasciato la prima, evaso la seconda), viene arrestato per la terza volta il 16 febbraio 1945, mentre sta per dare l’assalto al comando piazza tedesco di Asti. Rinchiuso nelle carceri cittadine, il 2 marzo viene processato e condannato a morte dal tribunale militare straordinario. In seguito alla tentata evasione di alcuni partigiani dal penitenziario, all’alba del 13 marzo le Brigate Nere lo prelevano dalla cella e lo conducono al cimitero, dove viene fucilato assieme ai detenuti Roberto Dotti, Anselmo Torchio e Piero Vignale.