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Vanzio Spinelli



PRESENTAZIONE

L’immagine riproduce un primo piano di Vanzio Spinelli. Di anni 21, studente dell’Istituto industriale superiore di Forlì. Nato a Cesena il 17 maggio 1923, qui residente, secondo di due figli, celibe, militare dell’8º reggimento bersaglieri di stanza a Gabicce Monte, è stato riconosciuto partigiano del gruppo Mazzini con ciclo operativo dal 20 al 24 giugno 1944. Secondo le dichiarazioni rilasciate nel dopoguerra da Carlo Cortesi, commilitone di Rasi, i due giovani si erano accordati con altri due bersaglieri, Vanzio Spinelli e Fontana Ippolito, per unirsi ai partigiani l’11 giugno 1944 e portare con sé i mortai dei quali erano a guardia insieme ai relativi armamenti personali. Lo stesso giorno, in seguito a una delazione di due commilitoni erano stati colti in fragranza di reato, arrestati e condotti al Castello di Cattolica. I quattro giovani trascorsero la notte tra interrogatori, violenze e minacce di morte. Anche i giorni successivi furono sottoposti a interrogatori e a un regime alimentare di pane e acqua. Data l’inutilità del trattamento, i fascisti rimisero i quattro giovani, accusati di disfattismo nelle forze armate, intelligenza con il nemico e propaganda sovversiva, al giudizio del tribunale di guerra tedesco. Le accuse furono avvallate dalla testimonianza dei due delatori ai quali era stata promessa una promozione di grado. Il tribunale sentenziò la pena di morte per Rasi e Spinelli, due anni e sei mesi di lavori forzati in Germania per Fontana e un anno per Cortesi. Rasi e Spinelli furono fucilati il 24 giugno 1944. I componenti del plotone d’esecuzione furono scelti dallo stesso maggiore fascista che aveva consegnato i giovani al tribunale tedesco.

Autore della presentazione: Enrica Cavina

DATI ANAGRAFICI

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

BIBLIOGRAFIA

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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