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Domenico Bertinatti (Nino)



PRESENTAZIONE

La foto ritrae Domenico Bertinatti. Di anni 25. Nato il 28 gennaio 1919 a Pont Canavese (Torino); residente a San Giorgio Canavese. Di professione ragioniere. Arruolato nel 341º Reggimento Fanteria con il grado di Sottotenente. Entra a far parte del movimento partigiano nel maggio del 1944 con il nome di battaglia di "Nino". Vice-comandante della 47ª Brigata inquadrata nella IV Divisione Garibaldi, prende parte a numerosi scontri a fuoco contro le forze nazifasciste, in particolare a Nivolastro (nel comune di Ronco Canavese) e Bosco (frazione di Ponte dal Crest). Il 16 novembre 1944, grazie alla delazione del commissario prefettizio di Ronco Canavese, i tedeschi riescono ad arrestarlo alla stazione di Cuorgné, mentre sta andando a far visita ai propri genitori. Tenuto prigioniero nella caserma cittadina per circa una settimana, alle ore 14,20 del 24 novembre Bertinatti è condotto con Aldo Marinucci nelle vicinanze del Collegio dei Salesiani. L’esecuzione è ricostruita dal parroco di Cuorgné, che presta loro assistenza spirituale, nel bollettino parrocchiale del novembre 1945: "...entrambi furono fatti inginocchiare. Vidi allora quei giovani piegare le ginocchia, giungere le mani colla limpida pietà dei bambini e presero a pregare ad alta voce. Non ricordo con precisione se dicessero l’atto di dolore o invocassero la Vergine coll’Ave Maria. Io non potevo distogliere da quei due Eroi i miei occhi, tanto era commovente quella scena sì fulgida di Fede cristiana e italiana. Due soldati Russi si appostarono a pochi passi, alzarono l’arma [un parabellum] e puntarono alla nuca. Ecco il secco comando dell’ufficiale...due colpi sparati contemporaneamente, colpi precisi, d’una precisione sbalorditiva..."

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

BIBLIOGRAFIA

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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