
- Didascalia: L’immagine riproduce la prima facciata della lettera scritta da Guido Valota alla moglie il giorno prima di essere deportato a Mauthausen. Il documento è vergato in matita su entrambi i lati di quello che pare un foglio di un registro di carico.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
-
Proprietà della foto: A.N.E.D. Sesto San Giovanni (MI)
Collocazione archivistica: Fondo Giuseppe Valota, fascicolo Valota Guido - Testo dell'immagine:
[Fronte]
giovedì-16-3-44
Mia cara Nini, compagna di ventura e di sventura.
Sarò felice se questo biglietto arriverà in tue mani: dunque sappi che
quella ... bella notte quando vi lasciai in compagnia di quei Signori,
andai in questura a Sesto, dove trovai già dei miei compagni la=
voratori che mi avevano preceduto, poi sono partito per Milano
a San Fedele e dopo mezzogiorno a San Vittore, poveri
Santi! Che vita anche loro sempre nelle prigioni!...
Dirai Nini che ho voglia ancora di scherzare, non è vero, ma
è che per forza bisogna farsi del buon umore ogni tanto
in questi disgraziati tempi, questo per la salute e per
il morale. Vedi Nini, tu me lo devi promettere ma di cuo=
re che starai tranquilla più che puoi, ricordi quando andai
in Germania...sono ritornato e... forse alla vigilia
[riga illeggibile]
e la seconda, sì, la seconda ritornerò ancora, lo sento, lo vo=
glio per te, per i miei cari figli, si Nini, abbi fiducia nelle
mie parole, e per di più abbi pazienza, che la pazienza
è una virtù che hanno solo le anime elette e grandi,
e tu adorata Nini lo sei sempre stata. Il tuo Guido
ti sarà sempre vicino col pensiero, pregherò anche, sì Nini,
pregherò per la tua salute, per i miei cari figli, affinché
il Signore li conservi sempre sani, e vi salvi dai peri=
coli per quel tempo che io sarò assente da voi, cosi anche
voi pregherete per me, e sarà solo il vostro pensiero
che mi terrà alto il morale e il cuore.