Lettera di Giorgio Mainardi ai genitori scritta in data 11-10-1943

  • Didascalia: L’immagine riproduce la fotocopia della quarta facciata del testamento spirituale di Giorgio Mainadi, scritto ai genitori poco prima di unirsi ai partigiani.
    Il documento originale è scritto sul retro di un foglio bianco.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Carte private della famiglia Mainardi
  • Testo dell'immagine:
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    Non capite questo linguaggio? vi è esso nuovo?
    mi tacciate di romanticismo da ventenne? mi
    giudicate un impulsivo sbadato? Credete che io sia
    un "esp inesperto"?
    Non vi giudico.
    So solo una cosa: che io voglio vivere e non vegetare.
    E so anche un’altra cosa:
    A me interessa sentirmi responsabile di tutto e di
    tutti, coscienza pensante ed operante, come sono, nel_
    l’immensa Umanità che quaggiù soffre e muore.
    Intorno a me?
    Intorno a me già da lunghi anni di guerra
    non vedo che sangue, che lacrime, che carni
    martoriate, che immense distese coperte di
    cadaveri e di rottami, che infiniti campi di
    battaglia insanguinati e cosparsi di carogne
    di giovani; non vedo che madri, che spose, che
    figli, che fratelli, che fidanzate piangenti e
    sofferenti, morenti per un unico tormento
    universale ed io…. ed io…
    Io, vigliacco, studiare la mia pagina di chimica,
    fumare la mia sigaretta, dormire le mie placide ore di
    sonno, in campagna, in villa?
    No. No, genitori cari, No.
    Questo non è vivere religiosamente la vita, questo
    non è compartecipare all’Anima dell’Universo,
    questo non è vivere con Cristo, in Cristo, quando

Questa lettera è composta da 21 pagine.
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