Lettera di Giorgio Mainardi ai genitori scritta in data 11-10-1943

  • Didascalia: L’immagine riproduce la fotocopia della terza facciata del testamento spirituale di Giorgio Mainadi, scritto ai genitori poco prima di unirsi ai partigiani.
    Il documento originale è scritto sul fronte di un foglio bianco.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Carte private della famiglia Mainardi
  • Testo dell'immagine:
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    prendono il cuore, un utile che non sia
    una delle solite trappole, generosamente offerte
    ai giovani dalla «gente pratica»!
    Devo vivere una volta sola e non voglio essere "gio_
    cato" in nome di nessun piccolo interesse.
    Perché non mi interessa la carriera, né il
    denaro, né la donna, se me la presentate come
    femmina soltanto, né il successo di mé stesso
    e delle mie idee, né di passare alla storia.
    Ho il cuore giovane e mi fa paura il freddo
    della carta e dei marmi.
    Non mi interessa né l’esser eroe, né l’esser tra_
    ditore davanti agli uomini, se mi costasse la
    fedeltà a me stesso, a quello Spirito, che San Giovanni
    dice, essere entro di noi.
    So che vi farò soffrire con ciò, ma credo, spero che
    voi domani avreste a soffrire mille volte il doppio se
    doveste sapere che vostro figlio è un rinnegato,
    un imbecille della vita, un apostata della sua religio_
    ne, di quella religione di cui voi vi siete fatti a me
    maestri e che in quest’ora e per tutta la vita mi
    impegnerà, per non esser una bestia, per non
    vegetare, ma per vivere, vivere, cioè esser coerenti
    alla propria fede.
    Non coloro che dicono: Signore, Signore, vivono la
    religione, ma coloro che fanno la volontà del Padre
    che sta nei cieli: la quale è soprattutto: "Siate vitali,
    non vegetanti, siate coerenti nella vita con la vostra fede".

Questa lettera è composta da 21 pagine.
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