Lettera di Anonimo (le mie prigioni) Anonimo a ... da Roma

  • Didascalia: L’immagine riproduce la fotografia della prima e della quarta facciata dell’ultima lettera di una delle vittime delle Fosse Ardeatine. Il documento originale fu ritrovato sulla salma durante l’autopsia effettuata dal Dott. Ascarelli.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Istituto di medicina legale e delle assicurazioni - Università di Macerata
  • Testo dell'immagine:
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    [Ma(?) ciò(?)] che mi impressiona è [che(?)]
    già si comincia a far notte e
    la via di tornare a casa non si
    trova.
    Cala la sera. Mi decido a lasciar
    a parte il mio stupore. E comincio
    a rassegnarmi a passare una
    notte sul tavolaccio. Con la
    speranza di uscire l’indomani.
    [di] mia cella. Una squallida
    stanzetta senza finestre, senza luce
    piena di freddo. Un vero frigori=
    fero. [parole illeggibili] la notte
    [riga illeggibile]
    [parole illeggibili]
    il freddo [parola illeggibile]
    [riga illeggibile]
    [parole illeggibili]
    per tutta la
    notte [parole illeggibili]
    [parole illeggibili]
    freddo
    [il pensiero] che [parole illeggibili]
    [parole illeggibili] cioè [parole illeggibili] del mio
    arresto e l’angoscia di mia [madre/moglie(?)]
    nel constatare che avevo passato
    una notte fuori casa.

Questa lettera è composta da 4 pagine.
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