Lettera di Josef Mayr-Nusser alla Moglie Hildegard scritta in data 27-09-1944 da Campo di addestramento di Könitz (Prussia occidentale)

  • Didascalia: L’immagine riproduce la trascrizione della lettera scritta da Josef Mayr-Nusser alla moglie il 27 settembre 1944, ovvero una settimana prima del suo rifiuto di giurare a Hitler come invece erano tenuti a fare tutti i membri delle SS.
    L’originale autografo è vergato in tedesco, in metodo stenografico Gabelsberger. La traduzione qui pubblicata è quella effettuata da don Guido Crepaz.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
    Collocazione archivistica: Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945
  • Testo dell'immagine:

    Könitz, 27 settembre 1944

    Mia carissima, ottima Hildegard!
    Una preoccupazione affliggerà anche te da quando sai che presto servizio nelle SS e ti sarà tornato alla mente il caso di Ernst Haller. Non ho dubitato un attimo su come mi comporterò in un’analoga situazione e tu non saresti mia moglie, se ti aspettassi da me un comportamento diverso. Questa consapevolezza, mia carissima sposa, questa comune concordanza in quanto abbiamo di più sacro, mi da un ’indicibile conforto. Ciò che più di ogni altra cosa affligge il mio cuore, o mia fedelissima compagna, e che, nel momento decisivo, la mia professione di fede ti getterà in un immane dolore. L’impellenza di tale testimonianza è ormai ineluttabile; sono due mondi che si scontrano l’uno contro l’altro. I miei superiori hanno mostrato troppo chiaramente di rifiutare e odiare quanto per noi cattolici e sacro e irrinunciabile. Prega per me, Hildegard, affinché nell’ora della prova io agisca senza paura o esitazioni secondo i dettami di Dio e della mia coscienza. Il fatto che sono cittadino italiano, qualora si dovesse venire ad un processo, potrà essere considerato un’attenuante agli occhi dei giudici. In ogni caso sarà bene essere preparati anche alle peggiori evenienze. Ma tu sei una donna coraggiosa, una donna cristiana, e nemmeno i sacrifici personali che forse ti saranno richiesti ti potranno indurre a condannare tuo marito, perché ha preferito perdere la vita piuttosto che abbandonare la via del dovere. Qualunque cosa possa avvenire, ora mi sento sollevato, perché so che sei preparata e la tua preghiera mi darà la forza di non venir meno nell’ora della prova. Con tutto I’ affetto saluto e bacio te e il piccolo Albert.
    Tuo marito