Lettera di Maurizio Giglio ai ai suoi cari scritta in data 12-10-1943 da Napoli

  • Didascalia: L’immagine riproduce la prima facciata della lettera di Maurizio Giglio ai suoi cari, scritta prima di partire in missione per conto degli Alleati. Il documento, vergato su un foglio a righe, rappresenta il testamento spirituale dell’autore.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Carte della famiglia Giglio
    Collocazione bibliografica: Angelo Antonio Fumarola, Essi non sono morti: le medaglie d’oro della guerra di liberazione, Roma, Magi-Spinetti, [1945?]
  • Testo dell'immagine:
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    Napoli 12-10-43

    Carissimi tutti, mamma papa, Anna Pupetta e
    tutti quanti mi state a cuore questa lettera vi
    perverrà nella sfortunata ipotesi che mi accadesse qualcosa.
    Cosa che spero che non accada poiché voglio al più presto
    riabbracciarvi e stringervi forte a me.
    Vi narro in breve la mia storia: partito da Roma il
    17, ero a Sulmona il giorno stesso e l’indomani a
    Pescolanciano. Di lì, dati i forti controlli tedeschi, con
    Clinio e gli altri quattro abbiamo proseguito a piedi fin
    dinanzi Benevento ove giungemmo il 4.
    Essendo in prossimità delle linee tedesche e quindi della
    zona di combattimento decidemmo di dividerci: cosicché
    io e Francavilla proseguimmo subito in una direzione
    e Clinio con Giorgio poco dopo in un’altra.
    Da allora non ci siamo più rivisti ma sono certo
    che sono ora tra gli Americani e che stanno in ottima
    salute.
    Per parte mia, dopo aver passato le linee e la zona
    di fuoco incontro gli Americani dinanzi Benevento:
    dò ai reparti che proseguono le indicazioni delle posizioni
    nemiche e poi son condotto con la macchina al
    Cdo di un Rgt. Di lì a un Cdo di Divisione ove

Questa lettera è composta da 4 pagine.
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