Lettera di Samuele Di Castro alla sorella Ester

  • Didascalia: L’immagine riproduce il testo di una delle due ultime lettere di Samuele Di Castro.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
    Collocazione archivistica: Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945
    Collocazione bibliografica: Mimmo Franzinelli (a cura di), Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, pp. 300-301
  • Testo dell'immagine:

    Cara Ester,
    è già la quinta Lettera che ti scrivo e ancora non posso sapere vostre notizie questo pensiero mi fa scoppiare la testa più degli altri.
    Fammi la gentilezza se non pretendo troppo di fare a meno di un pacco e di mettermi qualche cosa al libretto. Non pensare ha me, perché so che tu soffri più di me quando mi arriva il pacco mi viene da piangere.
    Cara Ester ti scrivo con le lacrime agli occhi pensando di trovarmi qua dentro senza aver commesso nessuna colpa, dì a papà che non mi serbi rancore di non esserlo andato ha fare una visita.
    Io sto bene piano piano mi ci abituo, sapessi quanto piango quando la sera mi butto sopra ha questo pagliericcio, è proprio vero che il carcere spezza il quore agl’uomini forti non hò altro da aggiungere ti saluto e ti abbraccio.
    Tuo fratello
    Lello
    Salutami tutti coloro che domandano di me.