- Didascalia: L’immagine riproduce la copia fotostatica della copia manoscritta dell’ultima lettera di Raffaele Menici, scritta poco prima della morte.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
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Proprietà della foto: Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea
Collocazione archivistica: Carte Luciana Menici
Collocazione bibliografica: Mimmo Franzinelli, Un dramma partigiano, in: Studi bresciani, N. 8, 1995, pp. 175-176 - Testo dell'immagine:
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Caro Venanzio,
Riesco a farti pervenire poche righe prima di [andare]
oltre frontiera, dopo un mese di una specie di prigionia dura, [vera]
segregazione. Ciò fu fatto con forza maggiore di fronte alla [quale]
ho dovuto piegare. So che cosa simile deve esser accaduta [anche]
a Firmo e mi auguro che nulla di male possa essergli [capitato.]
Ho potuto sapere della sorte di Zeffirino, dell’invio in campo [di]
concentramento a Bolzano di Luciana e Idilia, mentre [Annetta]
e la Pina sarebbero ancora a Edolo. E’ stata una sventura [grande]
che solo la rassegnazione nella volontà di Dio mi fa [resistere]
pur nel dolore profondo. Se avremo la fortuna di rivederci [allora]
saprai molte cose che forse oggi non posso dirti. Ho dovuto [subire]
una vicenda drammatica e tragica senza poter reagire, data [la]
condizione nella quale mi hanno messo a mano armata. [Non]
parlarne però.
A Firmo ho lasciato il mio binocolo in borsa bleu. Se [ti riesce]
ritrovarlo me lo conserverai ovvero lo consegnerai a Pina [allorché]
essa sarà libera. La chiave del tuo baito è sul tavolo del [baito Ma-]
culotti, là sopra; e così dev’esserci una coperta. Se mai ti [capitasse]
di trovare nella baita vecchia ove dormivo prima, una scatola [di]
latta con documenti e denaro mio, ti prego voler conservare il [tutto]
ben nascostamente senza dirlo ad alcuno – mi consegnerai, poi se [torno.]
Ad ogni modo non cercare apposta – è nascosto bene, ed ho la [nota]
di ciò che vi è contenuto. Ti ringrazio per tutte le cure che [hai]
avuto al mio riguardo e parimenti ringrazio la buona [Erminia.]
Salutami tutti in paese e dì che auguro possano tutti superare l’[orrore]
della guerra senza strazi e danni. Con affetto grande tuo [Raffaele]