Lettera di Gioacchino Gesmundo a Paolo Aringoli scritta in data 8-08-1943 da Roma

  • Didascalia: L’immagine riproduce la fotocopia della prima facciata della lettera scritta da Gioacchino Gesmundo all’ex-alunno Paolo Aringoli. La data, "8 luglio 1943", è chiaramente errata, ed è stata corretta in "8 agosto 1943" da una mano differente da quella dell’autore.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Carte private di Pietro Porfilio
  • Testo dell'immagine:
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    Roma, 8 luglio agosto 1943

    Mio caro Paolo,
    e così ci siamo liberati dei baracconi
    della fiera fascista. Restano al completo
    tutti i giocolieri e tutti gli istrioni, e -
    quel che è più – resta l’abito di leggerezza
    così adatto al popolo italiano, impolitico
    per eccellenza.
    Nell’universale tripudio del 25-26 luglio era
    già dato di avvertire che gl’italiani si liberavano
    dei distintivi, delle tessere, dei fasci scolpiti e
    dipinti, ma non già delle tare ereditarie, ag=
    gravate da vent’anni di regime bestiale e
    idiota. In gran copia si manifestano personalissimi
    arrembaggi, e si ostentano i titoli della benemerenza
    antifascista e ci si affretta a precisare l’anzianità

Questa lettera è composta da 5 pagine.
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