- Didascalia: L’immagine riproduce la seconda facciata della lettera di Edmondo Fondi alla moglie, scritta il giorno stesso della sua esecuzione. Il documento è scritto a penna, sui due lati di un foglio a righe su cui sono impressi i timbri "Carceri giudiziarie di Roma" e "Visto p. censura".Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
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Proprietà della foto: Archivio di Stato di Roma
Collocazione archivistica: Fondo Carcere giudiziario Regina Coeli - Detenuti politici, b. 8/345 - Testo dell'immagine:
[Retro]
à sottoposto la visita medica mi segnò per una
visita dallo specialista che tutt’ora attendo che venga.
Se vieni al colloquio non impressionarti nel
vedermi con la barba bianca come S. Giuseppe.
La scatoletta della garza che mi hai mandato
per curarmi l’orecchio, non è quella ma
bensì quella con la garza a rotolino.
Come fai per il negozio? Al prossimo colloquio
spero poterti consegnare le tesserine delle
sigarette. Ti scrivo mentre un bel
raggio di sole illumina il presente foglio,
che ho sulle ginocchia mentre sto seduto
sul pagliariccio. Non so se questo scritto
faccia la fine delle altre mie lettere
che non so dove le hanno mandate
a finire. Quello che mi raccomando
è di stare tranquilla e con la
speranza di riabbracciarti presto ti saluto e
bacio unitamente a Lilla e miei
cari famigliari, saluti a Olivia e chi
domanda di me
tuo aff.mo
Mondo