Lettera di Edmondo Fondi alla Moglie scritta in data 24-03-1944 da Carceri giudiziarie di Roma

  • Didascalia: L’immagine riproduce la prima facciata della lettera di Edmondo Fondi allla moglie, scritta il giorno stesso della sua esecuzione. Il documento è scritto a penna, sui due lati di un foglio a righe su cui sono impressi i timbri "Carceri giudiziarie di Roma" e "Visto p. censura".
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Archivio di Stato di Roma
    Collocazione archivistica: Fondo Carcere giudiziario Regina Coeli - Detenuti politici, b. 8/345
  • Testo dell'immagine:
    [Fronte]

    24.3.44
    Mia cara moglie,
    le tue care lettere del 7 e 11 corr. mi
    giunsero soltanto ieri l’altro, sembra impossibile che
    abbiano impiegato tanto e pure è così, ma meglio
    tardi che mai dice il vecchio proverbio. Ieri venne
    Orlando con Amedeo a colloquio e fui molto
    contento e maggiormente mi diede conforto la
    notizia del povero Umberto, credimi che ne ero
    moltissimo rattristato anche per le sue condizio=
    ni fisiche. Oggi farò domanda al Sig. Direttore del
    carcere affinché mi permetta mandare un
    assegno al padrone del negozio di Abano quale
    affitto per l’anno in corso, per Mattiuzzi di Venezia
    puoi scrivere tu dicendogli che non appena uscirò
    a libertà gli manderò il saldo della fattura. Oggi mi
    sento un po’ meglio perché ho potuto ottenere
    di fare un bagno, pagliariccio, lenzuoli e coperte
    pulite, sarebbe stato meglio se mi avessi potuto
    cambiare anche al biancheria, siamo in quattro
    in una piccola cella e tutti pieni di insetti indesi=
    derabili. Come ti ho mandato a dire dai miei
    fratelli, di salute sto benissimo, il dottore che mi