Lettera di Edmondo Fondi alla Moglie scritta in data 21-03-1944 da Carceri giudiziarie di Roma

  • Didascalia: L’immagine riproduce la seconda facciata della lettera di Edmondo Fondi alla moglie, scritta 4 giorni prima della fucilazione. Il documento è scritto a penna, sui due lati di un foglio a righe su cui sono impressi i timbri "Carceri giudiziarie di Roma" e "Visto p. censura".
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Archivio di Stato di Roma
    Collocazione archivistica: Fondo Carcere giudiziario Regina Coeli - Detenuti politici, b. 8/345
  • Testo dell'immagine:
    [Retro]

    ài conosciuto a Col di Lana nella gita sui
    campi di Battaglia, il famoso filo di insalata,
    cosa che a me non occorre per mettermi appetito
    perché ne ho abbastanza.
    Di salute sto bene così spero di voi tutti di
    famiglia. Da sabato scorso che mi hanno
    cambiato braccio, dal 7º mi hanno portato al 6º.
    La cella è più pulita e nel pomeriggio ci è
    un po’ di sole, oggi mi hanno dato anche
    due lenzuoli, per mancanza di acqua non
    si può fare il bagno che ne ho tanto bisogno
    di lavarmi per togliermi il grande prurito che sento
    nella vita e che non mi fa dormire. Questa
    mattina il Dott. mi ha detto che mi farà
    visitare dallo specialista per la ferita che mi
    butta. Come fai per il negozio? La commessa
    di Abano a più scritto? Vedi se tu o miei fratelli a
    Roma possono avere un colloquio, il permesso bisogna ri=
    chiederlo alla Polizia politica di via S.Vitale. Con i pacchi
    vedi se puoi mandarne quel po’ di tabacco di cicche che era
    nella scatola con le cartine. Ieri l’altro giorno di S. Giuseppe
    vi ho pensato a tutti ripensando i giorni che si festeggiava l’ono=
    mastico del caro papà! Vi abbraccio e bacio a tutti, tuo aff.mo Mondo