
- Didascalia: L’immagine riproduce la seconda facciata dell’ultima lettera di Ada Michlstaedter al marito Giuseppe Marchesini, scritta il giorno prima l’inizio del suo viaggio per Auschwitz. Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
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Proprietà della foto: Archivio della Fondazione ex Campo Fossoli, presso l’Archivio Storico Comunale di Carpi
Collocazione archivistica: busta Epistolario Marchesini 1944, fasc. 48 - Testo dell'immagine:
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necessario che tu sappia che non sarò più
qui. Spero che questa mia ti giungerà abba _
stanza in tempo per evitarti un eventuale
viaggio inutile per venirmi a trĀvare che
fatto in questi momenti rappresenterebbe un
pericolo enorme cui non voglio neanche pensar.
Eppure Beppi mio quanto avrei desiderato
rivederti almeno ancora una volta prima
della mia partenza. Quanto avrei voluto saper
tanto del nostro tesoro e di tutta la famiglia
mia e tua! questo non mi é concesso e vado
via col pensiero e col cuore pieno di voi miei
cari che chissà se e quando rivedrò ancora.
Basta, non voglio ricominciare come ieri, vo _
glio farmi forza e coraggio e sperar bene e
dimenticar le supposizioni della maggioranza
per pensare solo a quelle favorevoli. C’è il
dottor Pavia (cugino del povero Vittorio) non so
se ti ho già parlato di lui, è una cara persona che
mi ha preso quasi sotto la sua protezione e pro _
cura di tenermi alto il morale con la previsione
che a Verona i nostri documenti verranno esa _
minati e vagliati i vari casi per disporre poi
in maniera adeguata. Magari ciò fosse,
i miei documenti sono in perfetta regola, non
so se anche l’incartamento di Milano è stato
spedito colà che allora ci sarebbe anche l’attestato
medico e forse potrebbe giovare anche quello. Ad
ogni modo Beppi mio pensiamo bene e che Dio
Questa lettera è composta da 4 pagine.
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