- Didascalia: L’immagine riproduce la trascrizione a macchina dell’ultima lettera di Giulio Biglieri all’amico Luigi Borasio, scritta il giorno della sua condanna. La data è stata corretta a mano, con una matita.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
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Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 14 - Testo dell'immagine:
Torino, 3 –34 – 44.
Carissimo Borasio,
la morte ha scoccato la sua freccia: essa mi raggiungerà tra poco.
Ti ricordo come uno degli amici più cari e so che soffrirai.
Ma vado al martirio col volto sereno e l’anima in pace: la causa è
alta e la vita per essa non è spesa invano.
Un amico mi ha convinto a prendere i sacramenti. Mi sono già confes_
sato, tra poco mi comunicherò.
Lo faccio non tanto perché sia giunta finalmente la fede che tu hai.
No, purtroppo, ma dal profondo dell’anima il gesto di umiltà e di pace
ha riguadagnato le sfere della coscienza. Ne sono lieto e muoio tran_
quillo: se Dio c’è, Esso non potrà scacciarmi lontano.
Ricordami.
Addio
Giulio