Lettera di Lorenzo Viale a Viky scritta in data 11-02-1945 da Torino

  • Didascalia: L’immagine riproduce il testo dell’ultima lettera di Lorenzo Viale a Viky, pubblicata a pag. 90 del volume di Padre Ruggero Cipolla "I miei condannati a morte" (Torino, Il Punto, 1998).
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  • Testo dell'immagine:
    Torino, 11 Febbraio 1945

    Viky mia adorata,
    era destino. Non ci è stato possibile realiz-
    zare il sogno che abbiamo accarezzato così dolce-
    mente. Bisogna che tu abbia pazienza, e ti rassegni
    all’inevitabile.
    Il nostro amore, che è stato una cosa così
    dolce e santa, doveva essere troncato così, perché
    carnefici con una indegna divisa militare avevano
    bisogno di sangue. Non voglio morire augurando del
    male a chi mi ha fatto del male, quindi auguro loro
    che il mio sangue non ricada su di essi.
    Bambina mia, credi che per me è un vero stra-
    zio dover abbandonare d’un tratto tutti i bei
    sogni fatti insieme, sogni di pace e di amore.
    Ti chiedo di sopportare con coraggio questa
    luttuosa notizia e di essere fiera di me che son
    caduto combattendo per una Italia più grande, libe-
    ra, indipendente, quale forse tu e i tuoi figli
    avrete la fortuna di vedere. Sei giovane, la vita è
    lunga, quindi son certo che troverai l’uomo che sa-
    rà capace di darti quella felicità che io non ti
    ho potuto dare.
    Mi auguro che il ricordarti di me ti sia una
    cosa cara e non possa aver altro che buoni ricordi.
    Ti ho voluto bene, ti voglio molto bene,e ve-
    glierò dal mio sonno eterno su di te in modo da pro-
    teggerti nelle avversità della vita e dalle malva-
    gità del mondo.
    Mi auguro che Michele possa esser presto vici-
    no a voi e che possiate vivere felici tutti insieme.
    Ricordami e salutami la mamma, Adele, Gino e
    tutti i comuni amici. Ti lascio, non per sempre,
    perché spero ci ritroveremo in un mondo miglio-
    re. Abbiti tanti cari baci ed abbracci affettuosi
    tuo Renzo

    Cerca di aiutare i miei genitori a sopportare
    questo colpo che, per loro, sarà certamente terri-
    bile, se non fatale.-

    Renzo