- Didascalia: L’immagine riproduce la terza pagina della trascrizione a macchina dell’ultima lettera di Renato Peyrot alla sorella Lilette (Lilj) la sera prima della sua esecuzione.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
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Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 13 - Testo dell'immagine:
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potesse essere contenta di me. Ho mancato lo
so, ma credo che se mamma fosse vissuta sarebbe
stata fiera di me [e] lo sarebbe ancora.
Ti ho detto che sono tranquillo: sono qual-
cosa di più. Non ho pianto e non ho voglia di
piangere: mi rassegno alla volontà di Dio. Un
mio compagno piangeva: l’ho consolato. Spero
potrò avere il conforto del pastore e di esse-
re sereno sino alla fine.-
Mi spiace di morire e non sarei sincero se
dicessi il contrario: speravo di aver un giorno
il mio lavoro, la mia casa, la mia famiglia, ed
ho fatto molti sogni. Nulla di questo sarà. Pa-
zienza ! Ho avuto stassera il tuo pacco e il tuo
biglietto che mi hanno fatto molto piacere.
Lilj mia carissima, so che il tuo dolore sa-
rà immenso: abbi fiducia in Dio e chiedi a Lui
la forza di saper lottare e farti coraggio.
Conservati buona e pura come sei pensando che
un giorno dovrai essere una buona sposa ed una
buona madre. La zia Susanna sarà per te un’otti-
ma maestra. A lei chiedo di assisterti sempre
come se tu fossi la mia bambina: a te di ascol-
tarla e di confidarti sempre in lei.
So che specialmente nei primi giorni ti sem-
brerà che tutto é crollato intorno a te, che la
Questa lettera è composta da 5 pagine.
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