Lettera di Renato Peyrot alla Sorella scritta in data 5-03-1945 da Pinerolo

  • Didascalia: L’immagine riproduce la seconda pagina della trascrizione a macchina dell’ultima lettera di Renato Peyrot alla sorella Lilette (Lilj) la sera prima della sua esecuzione.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
    Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 13
  • Testo dell'immagine:
    [Pagina 2]

    Ho appreso questa sera la sentenza di mor-
    te: l’ho appresa in completa tranquillità di
    spirito, assolutamente conscio del suo significa-
    to. Sono calmo e tranquillo te lo può provare
    la mia mano che scrive senza tremare, e se non
    segue bene le righe é a causa dea poca luce
    che c’é qui.
    Ho pregato a lungo Dio e gli ho detto con
    convinzione: " La tua volontà sia fatta in terra
    come in cielo". Se egli ha deciso che io muoio
    é bene che sia così, e noi, nemmeno tu, abbiamo
    il diritto a lamentarci o protestare e chiedere
    "perché " ?
    Credo fermamente che dopo questa vita ce
    n’é un’altra: so di aver peccato talvolta sa-
    pendo di peccare, so d’aver talvolta trascura-
    to il mio dovere, ma so di aver sempre cercato
    di fare quello che mi dettavano il mio cuore e
    la mia coscienza.-
    Credo di poter dire sinceramente che la mia
    coscienza é tranquilla: ho chiesto perdono a Dio
    dei miei peccati e morrò tranquillo, fiducioso
    che Egli mi accoglierà vicino a Se.
    In tutta la mia vita passata ho sempre cerca-
    to di agire in modo che la nostra povera mamma

Questa lettera è composta da 5 pagine.
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