- Didascalia: L’immagine riproduce la seconda pagina della trascrizione a macchina dell’ultima lettera di Renato Peyrot alla sorella Lilette (Lilj) la sera prima della sua esecuzione.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
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Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 13 - Testo dell'immagine:
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Ho appreso questa sera la sentenza di mor-
te: l’ho appresa in completa tranquillità di
spirito, assolutamente conscio del suo significa-
to. Sono calmo e tranquillo te lo può provare
la mia mano che scrive senza tremare, e se non
segue bene le righe é a causa dea poca luce
che c’é qui.
Ho pregato a lungo Dio e gli ho detto con
convinzione: " La tua volontà sia fatta in terra
come in cielo". Se egli ha deciso che io muoio
é bene che sia così, e noi, nemmeno tu, abbiamo
il diritto a lamentarci o protestare e chiedere
"perché " ?
Credo fermamente che dopo questa vita ce
n’é un’altra: so di aver peccato talvolta sa-
pendo di peccare, so d’aver talvolta trascura-
to il mio dovere, ma so di aver sempre cercato
di fare quello che mi dettavano il mio cuore e
la mia coscienza.-
Credo di poter dire sinceramente che la mia
coscienza é tranquilla: ho chiesto perdono a Dio
dei miei peccati e morrò tranquillo, fiducioso
che Egli mi accoglierà vicino a Se.
In tutta la mia vita passata ho sempre cerca-
to di agire in modo che la nostra povera mamma
Questa lettera è composta da 5 pagine.
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