- Didascalia: L’immagine riproduce la prima pagina della trascrizione a macchina dell’ultima lettera di Renato Peyrot alla sorella Lilette (Lilj) la sera prima della sua esecuzione. In alto, è scritto il nome del partigiano caduto.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
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Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 13 - Testo dell'immagine:
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RENATO PEYROT
Sera Del 5 Marzo 1945
Lilj mia carissima,
non avrei voluto mai scrivere una lettera
come questa, ma dobbiamo rassegnarci alla volon-
tà di Dio e Lo ringrazio di darmi ancora il con-
forto di scriverti in questi ultimi supremi istan-
ti.-
Fra poche ore non sarò più, o meglio non sarò
più in questa vita terrena. So di darti un immen-
so dolore. Forse il più grande di quanti ne hai
sopportati fino ad ora: ti chiedo perdono, Lilj
cara, e ti assicuro che il pensiero che più mi
addolora é quello di lasciarti. Non sarai sola,
Lilj, ché attorno a te restano gli zii e le zie,
coi nonni che ti vogliono tanto bene come ne han-
no voluto tanto a me, e son certo che li avrai
sempre vicini in ogni momento. Sii saggia, Lilj
cara, ed ascolta sempre i loro buoni consigli, poi=
ché essi vogliono e vorranno sempre solamente il
tuo bene, come sempre hanno voluto il mio.-
Questa lettera è composta da 5 pagine.
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