Lettera di Leone Ginzburg (Leonida Gianturco) alla Moglie da Carcere di Regina Coeli, Roma

  • Didascalia: L’immagine riproduce la seconda pagina della trascrizione a macchina dell’ultima lettera di Leone Ginzburg alla moglie Natalia.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
    Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12
  • Testo dell'immagine:
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    fatto oggi. Gli auspici, dunque, non sono lieti;
    ma pazienza. Comunque, se mi facessero partire
    non venirmi dietro in nessun caso. Sei molto più
    necessaria ai bambini, e sopra tutto alla pic-
    cola.-
    E io non avrei un’ora di pace se ti sapessi
    esposta chissà per quanto tempo a dei pericoli,
    che dovrebbero presto cessare per te, e non ac-
    crescersi a dismisura. So di quale conforto mi pri-
    vo a questo modo; ma sarebbe un conforto avvele-
    nato dal timore per te e dal rimorso verso i bam-
    bini. Del resto, bisogna continuare a sperare che
    finiremo col rivederci, e tante emozioni si com-
    poranno e si smorzeranno nel ricordo, formando
    di sè un tutto diventato sopportabile e coerente.
    Ma parliamo d’altro. Una delle cose che più mi
    addolora è la felicità di cui le persone intor-
    no a me (e qualche volta io stesso), perdono
    il gusto dei problemi generali dinanzi al pericolo
    personale. Cercherò di conseguenza, di non par-
    larti di me, ma di te. La mia aspirazione è che
    tu normalizzi, appena di sia possibile la tua
    esistenza; che tu lavori e scriva e sia utile

Questa lettera è composta da 5 pagine.
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