Lettera di Mario Modotti (Tribuno) al Figlio scritta in data 1-04-1945 da Carcere di Udine

  • Didascalia: L’immagine riproduce la prima facciata della lettera scritta da Mario Modotti al figlio, dal carcere di Udine, pochi giorni prima della sua esecuzione.
    Il documento è scritto a penna su carta da lettera.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Marietto Modotti
  • Testo dell'immagine:
    [Fronte]

    1-4-45 Pasqua
    Caro Marietto._
    Avevo fatta una lettera per te e una per
    mamma tua il giorno della condanna del 14-3-45
    la quale con il terribile pensiero di lasciarvi era
    scritta molto triste e con molto rimpianto. Ora sono
    passati 19 giorni dal giorno fatale e la speranza
    di veder la fine dell’odiato tedesco e lo sterminio
    del fascismo si fa sempre più viva in me._
    Però oggi il parroco delle carceri nella sua visita ci
    disse che saranno un po’ di graziati e io
    con mente serena so di non essere tra quelli._
    Mi considerano un lottatore, ossia pericoloso per
    loro perciò da eliminare._ Conscio della mia
    fine dopo un’agonia di 20 giorni ti voglio esprimere
    le mie ultime volontà._
    La spia che mi mandò alla morte è a Bicinicco
    perciò rintracciala e vendicami._
    Ricorda che a Palmanova mi hanno fatto molto
    soffrire tra impiccagione e maltrattamenti._
    Sono molto orgoglioso che dai 10 interrogatori
    non abbia tradito nessuno._ Di più non posso
    scrivere lo sparai un giorno da quelli che mi
    sono stato vicini nel soffrire._
    Sono orgoglioso di avere appartenuto alle
    gloriose Brigate Garibaldi e di essere un Comunista.