
- Didascalia: L’immagine riproduce la prima facciata della lettera scritta da Antonio Lalli al figlio, nel carcere di Regina Coeli, il giorno stesso della sua esecuzione.
Il documento è scritto a penna su un foglio di protocollo a righe, e presenta il timbro del carcere di Regina Coeli in alto a destra, e quello "Visto p. censura" a sinistra.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario. - Proprietà della foto: Archivio di Stato di Roma
- Testo dell'immagine:
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Regina Coeli, 4-3-1944
Caro mio povero Lulù,
L’ora è finalmente giunta di
andare in un mondo migliore.
Ti scrivo queste ultime righe
per lasciarti un mio ricordo, una
manifestazione del mio ultimo pensiero.
Anzi tutto, quando vedrai la tua
nonna, mia madre, fai ch’ella non sappia
mai la mia triste fine, ma dille che
io sono morto di malattia e che il mio
ultimo pensiero è stato per lei, per te e
per tua madre.
Abbraciala forte forte per me,
come tu abbraccierai tutti quelli che
mi hanno voluto bene.
Io me ne vado con l’amarezza,
ma non con il rancore di qualch’uno
che non merita la sua sorte, perché come
tu lo sai, non ho mai fatto torto a
Questa lettera è composta da 3 pagine.
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