Lettera di Giacomo Cappellini (Il Maestro) ai genitori da Castello di Brescia

  • Didascalia: L’immagine riproduce la prima pagina della trascrizione a macchina della lettera di Giacomo Cappellini scritta ai genitori. In alto, nella prima pagina, la scritta "GIACOMO CAPPELLINI/fucilato a Brescia il 24 Marzo 1945/Maestro" è cancellata con una riga ondulata a penna blu.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
    Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12
  • Testo dell'immagine:
    [Pagina 1]

    GIACOMO CAPPELLINI
    fucilato a Brescia il 24 Marzo 1945
    Maestro



    Miei adorati genitori,
    Quando riceverete questo mio scritto non sarò
    più.Avrei tanto desiderio di rivedervi almeno una volta prima della mia dipar-
    tita,ma credo sia meglio così come la Provvidenza destina.
    Avreste forse provato uno strazio troppo grande
    ed io sarei rimasto con il rimorso di non aver potuto alleviarlo. La mia
    dipartita senza un vostro ultimo bacio sarà dolorosa, ma non temete,serena e
    e da forte.
    Muoio cosciente di aver compiuto il mio dovere
    sino all’ultimo e senza alcun rimorso di coscienza circa il mio modo d’agire,
    tutto dedito a un ideale: la Patria.
    Mamma, babbo adorati,la penna non vi potrà mai
    dire ,specie in questo momento, queli sentimenti d’affetto un figlio possa
    nutrire per voi. Il vostro caro nome m’è costantemente sulle labbra,e tanto, si,
    tanto vorrei avervi vicini.Siate forti,non piangete pervme. Da una vita miglio-
    re potrò guardare a voi ed attendervi per unirci per sempre.
    Perdonatemi tutti i dolori che casualmente v’avrò
    dati; come avreivoluto riempire la vostra vita di gioie , e invece.......Babb
    e Mamma adorati, voi perdonerete tutto, verò? Ed io sereno vado incontro al des-
    tino che Iddio ha voluto assegnarmi.
    Non maledico nessuno, non porto con me odi per-
    sonali e spero che nessun odio mi accompagni.
    Siate forti miei cari: Martino, Alfredo e Elvira
    che spero presto rivedrete, riempuranno il vuoto da me lasciato. Nel loro amo-
    re troverete anche il mio.
    Addio,miei cari,addio addio; stringendovi forte

Questa lettera è composta da 2 pagine.
Stai visualizzando [pagina 1]