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Mario Marveggio



PRESENTAZIONE

Di anni 19, celibe. Nato il 10 maggio 1925 a Spriano (Sondrio) e residente a Busattino di Mulazzo (Apuania). Arruolatosi nell’84º Reggimento fanteria, fu dislocato a Rovezzano (Lucca). Il 7 marzo 1944 decise, insieme al commilitone Alberto Cassiani, di disertare per collegarsi ai gruppi partigiani locali. Solo cinque giorni più tardi furono però catturati da militi della GNR. Ricondotti a Lucca furono processati il 24 marzo dal Tribunale militare straordinario di guerra, convocato dal comandante del 201º Comando militare regionale. Accusati di diserzione, i due giovani sostennero di aver avuto l’intenzione di rientrare al più presto nel reparto ma di non aver potuto per cause indipendenti dalla loro volontà. Il tribunale decise di applicare in maniera inflessibile la legge condannandoli a morte. Marveggio e Cassiani inoltrarono subito domanda di grazia, ma alle 16 dello stesso giorno pervenne l’ordine telefonico, impartito dal generale Adami Rossi, di procedere all’esecuzione poiché non era giunta nessuna richiesta di grazia. L’esecuzione doveva fungere da monito per le giovani reclute che furono fatte partecipare anche ai plotoni d’esecuzione. All’orine di sparare, il primo plotone fece fuoco senza colpire i due condannati. Il secondo plotone lì ferì ma non li uccise. Fu un maresciallo della GNR a impartire loro il colpo di grazia. Molte reclute presenti alla scena caddero a terra svenute.

Autore della presentazione: Enrica Cavina

DATI ANAGRAFICI

Età 18 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 10/5/1925
Luogo di nascita Spriano
Provincia di nascita Sondrio
Residenza Busattino di Mulazzo in provincia di Massa Carrara

Data di morte: 24/3/1944
Luogo di morte: Cimitero di Lucca
Comune di morte: Lucca
Regione di morte:Toscana

Reparto RSI84° Reggimento Fanteria

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Condizione al momento della morte: Civile
Agente della condanna: Sentenza di un tribunale. Tribunale militare straordinario di guerra - Sentenza emessa in data 24/3/1944.
Esecuzione:Fascista
Circostanza della morte: Eccidio
Descrizione della circostanza della morte: Catturato pochi giorni dopo aver abbandonato il proprio reparto, Marveggio fu processato e condannato a morte per diserzione insieme ad Alberto Cassiani.
Causa della morte: Colpo di pistola
Modalità dell'esecuzione Il 24 marzo 1944 il Tribunale militare straordinario di guerra, convocato dal 201° Comando militare regionale, condannò alla pena capitale Mario Marveggio e Alberto Cassiani accusati di diserzione. L’esecuzione avvenne il giorno stesso. I due giovani furono fucilati dinanzi ai militari di leva di stanza a Lucca. I soldati cui fu ordinato di eseguire la fucilazione non obbedirono o sbagliarono volontariamente mira, cosicché, dopo il succedersi di due plotoni, un maresciallo della GNR sparò ai due condannati il colpo di grazia.
Collegamenti:Eccidio di cimitero, comune di Lucca (Lucca). 24/3/1944
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Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere:

BIBLIOGRAFIA

  • Mimmo Franzinelli (a cura di) Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, pp. 173-174.
  • Ugo Jona Le rappresaglie nazifasciste sulle popolazioni toscane. Diario di diciassette mesi di sofferenze e di eroismi, Firenze, AMFIN, 1992, p. 18.
  • Giuseppe Pardini La Repubblica Sociale Italiana e la guerra in provincia di Lucca, Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Lucca, 2001, pp. 255-256

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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Lettera a genitori, scritta in data 24-03-1944
Località di stesura: Lucca
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: fotocopia cartacea

La lettera è conservata presso:
Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Lucca - Lucca

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/lucca

Note al documento:
La data scritta sulla lettera è errata, poiché Mario Marveggio fu giustiziato il 24 marzo 1944. L'originale del documento è conservato presso l'archivio della famiglia Marveggio.

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