Lettera di Guido Valota alla Moglie scritta in data 16-03-1944 da Bergamo, caserma Umberto I

  • Didascalia: L’immagine riproduce il retro della lettera scritta da Guido Valota alla moglie il giorno prima di essere deportato a Mauthausen. Il documento è vergato in matita su entrambi i lati di quello che pare un foglio di un registro di carico, come si evince da questa seconda facciata, in cui il testo è ruotato di 90º rispetto al lato frontale del documento.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: A.N.E.D. Sesto San Giovanni (MI)
    Collocazione archivistica: Fondo Giuseppe Valota, fascicolo Valota Guido
  • Testo dell'immagine:
    [Retro]

    E tu caro Nino, promettimi di cuore che farai sempre compagnia alla mamma che ne
    ha molto bisogno e farai compagnia a Peppino, il mio caro Peppino.
    Studierai sempre, e ubbidisci, tieni ripassati bene i tuoi studi, al violino,
    hai capito? Sono sicuro che lo farai perché ormai sei un ometto, non è vero?
    Dunque Nino ricordami sempre e ricordami anche a Peppino, mi saluterai
    tanto i nonni.
    E a te, cara Nini, di nuovo ti raccomando di essere tranquilla che tanto finisce
    presto. Solo affrontando con serenità e con calma gli avvenimen=
    ti della vita, specialmente quando sono tristi, che l’essere uma=
    no dimostra fortezza d’animo e tu mia cara e adorata
    Nini, so che sei di animo buono e forte, so che
    farai tutto quanto ti ho raccomandato, lo farai per
    tutto il bene che ti voglio, lo farai per i nostri
    cari figli. Ciao Nini, ti abbraccio
    e ti bacio lungamente. Il tuo poco fortunato
    Guido