- Didascalia: L’immagine riproduce la fotocopia della trascrizione a macchina della lettera scritta da Licio Nencetti alla madre il giorno 8 novembre 1943. Il documento rappresenta di fatto il testamento spirituale del partigiano.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
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Proprietà della foto: Istituto storico della Resistenza in Toscana
Collocazione archivistica: Fondo ANPI Foiano della Chiana, b. 6 - Testo dell'immagine:
LETTERE SCRITTE DA LICIO NENCETTI ALLA MADRE 8 NOVEMBRE 1943
Lettera n.I
""Cara mamma
Perdonami di quello che ho fatto e che faccio, era necessario per-
ché io non potevo più stare quassù in mezzo a una masnada di vigliac-
chi.Io vado con i ribelli, per difendere l’idea di mio padre che è sem-
pre viva in me e per ridare ancora una volta l’onore alla mia bella
Patria. Mamma non piangere perché io presto tornerò e poi perché devi
piangere se sai che tuo figlio è a combattere per un’idea leale e giu-
sta.- Non dire a nessuno che io sono con i ribelli, perché faresti la
mia perdita e quella dei miei compagni.- Di a chi d ti domanda di me
che io sono ta Tullio.- Mamma, ti scriverò spesso, guasi tutti i giorni,
tu forse non potrai scrivere perché io non ho indirizzo fisso. Ho pre-
so 150 lire per il bisogno, sia del viaggio ed altro, poi ho preso tut-
ta la robba din lana, dal freddo così sarò sicuro. Di al Sor Luigi, ap-
pena ti darrano questa, che la bicicletta la sicura domani e che mi per-
doni se ho abusato.-Poi che i bugni di Cricco non c’è da riavere niente
perché io feci a vista e così sbagliai.- Quando alle sei ti daranno
questa, io sono forse di già a destinazione, dunque non venirmi a cer-
care perché sarebbe in’utile.- Mamma ti saluto e ti bacio con tanto af-
fetto tuo aff.mo figlio Licio.- Anche ad essere fascisti di nome, l’i-
dea non muore. MORTE AI FASCISTI"