Lettera di Maurizio Giglio ai ai suoi cari scritta in data 12-10-1943 da Napoli

  • Didascalia: L’immagine riproduce la terza facciata della lettera di Maurizio Giglio ai suoi cari, scritta prima di partire in missione per conto degli Alleati. Il documento, vergato su un foglio a righe, rappresenta il testamento spirituale dell’autore.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Carte della famiglia Giglio
    Collocazione bibliografica: Angelo Antonio Fumarola, Essi non sono morti: le medaglie d’oro della guerra di liberazione, Roma, Magi-Spinetti, [1945?]
  • Testo dell'immagine:
    [Pagina 3]

    materialmente possibile in primo luogo e poi perché
    sarebbe stato poco bello che io che sempre ho professato
    e predicato la religione della Patria mi tirassi
    indietro al momento dell’azione. No, così non
    poteva essere e voi lo capite benissimo.
    Qui non si tratta di spirito eroico, è lo spirito
    umano che è in piedi ed ogni uomo con esso.
    Da lungo tempo io cercavo in me stesso la verità
    cercavo affannosamente dove e quale fosse il retto
    cammino; sono frasi banali e luoghi comuni che esprimo,
    lo sento, ma è quanto al momento passa per questo
    mio cervello che ancora non ha avuto il modo di
    formarsi ad una disciplina costante, ma che, pur
    nel buio, è stato sempre guidato e sorretto da
    quelle idee e principi morali che sono stati sempre
    a base di qualsiasi tempo e costume.
    E da voi tutti miei cari, da te mia amatissima
    Anna, mia dolce sostenitrice, io ho appreso tutto ciò,
    da voi sono stato sorretto.
    Clinio e gli altri vi racconteranno il nostro viaggio
    piacevole e avventuroso. Tale esperimento era
    necessario ancora per la nostra formazione e per

Questa lettera è composta da 4 pagine.
Stai visualizzando [pagina 3]