Lettera di Guidalberto Pasolini (Ermes) al fratello Pier Paolo scritta in data 27-11-1944 da Porzûs (Attimis, UD)

  • Didascalia: L’immagine riproduce la sesta pagina del testamento spirituale di Guido Pasolini.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti, Gabinetto G.P. Vieussieux
    Collocazione archivistica: Fondo Pasolini, PPP. I.874. 7 (vecchia segnatura: P.P.P. I.608.2)
  • Testo dell'immagine:
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    schierate come un plotone d’esecuzione (in fila di
    fronte con le armi spianate): il nostro comandante
    di brigata Ferruccio cade con 17 compagni. Il vice-
    comandante di divisione Bolla riesce invece a passare
    con un 100 uomini: gli altri si sbandano fra i quali
    io e Romolo.
    Comincia l’odissea dei dispersi in cerca del loro
    comandante. I presidi garibaldini (incontrati per strada) fanno di
    tutto per demoralizzarci e indurci a togliere le
    mostrine tricolore (A [Memicco] un comissario garibaldino
    mi punta sulla fronte la pistola perché gli ho
    gridato in faccia che non ha idea di che cosa signi-
    fichi essere "Uomini liberi", e che ragionare
    come un federale fascista [infatti nelle file gari-
    baldine si è "liberi" di dire bene del comunismo],
    altrimenti sei ta trattato come "Nemico del proletario"
    (Nientemeno!) oppure "Idealista che succhia il sangue
    del popolo" (senti che roba!))
    A fronte alta dichiariamo di essere italiani e di
    combattere per la bandiera italiana, non per lo
    "straccio" russo ....
    A Codromazz A Codromaz raggiugiamo il comandante
    Bolla ed Enea, del quale sono diventato amico
    e dal quale ho saputo i retroscena ecc... ecc...

Questa lettera è composta da 10 pagine.
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