Lettera di Umberto Lusena a i suoi cari scritta in data 24-03-1944 da Roma (Carceri di Regina Coeli)

  • Didascalia: L’immagine riproduce la trascrizione a stampa dell’ultima "lettera del maggiore Umberto Lusena" come scritto in intestazione. Una nota in calce invece spiega che "La lettera fu sospesa all’entrata dei secondini in cella! Guglielmo Morandi suo compagno di cella disse ch’egli gettando via la penna esclamò: eccomi! Mi fucilano! Avvertite i miei! La lettera fu trovata nella tasca della giacca all’esumazione della salma e con difficoltà decifrata."
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Museo Storico della Liberazione di Roma
  • Testo dell'immagine:

    Roma, 24 marzo 1944
    Carissimi,
    spero abbiate ricevuto la visita dell’avvocato al
    quale però non ho ancora parlato; voi di me non sapete nul_
    la! Cercate modo di farmi avere notizie vostre specifi_
    cate uno per uno, la mancanza di queste mi tiene molto
    nervoso e agitato. Io di me cosa dirvi? Avrei molto ma è
    meglio per ora me ne astenga; comunque ho piacere sap_
    piate e si sappia che sono stato e sono forte.
    La lunga permanenza in via Tasso è stata assai
    dolorosa ma per fortuna è passata ed ora qui si respi_
    ra meglio. Sono nella cella 328, in buona compagnia ed
    adeguata. Se non fosse la privazione di notizie potrei di_
    re di stare quasi bene; sono molto dimagrito, ma ciò non
    è male, ora piano piano mi rimetterò; cercate il modo
    di ritirare la biancheria sporca e gli oggetti che mi
    mandate: ciò si può fare attendendo alla porta dopo aver
    riempito un modulo, come altra volta avete fatto; for_
    se quest’ultima maniera è più pratica e sbrigativa. Mi occor_
    re dentifricio, spazzolino, un pettine, un cucchiaio ed una
    forchetta di metallo. Mi occorre pure avere soldi, per
    ogni eventualità; pensi [sia previsto] un probabile spostamen_
    to... Tre o quattro mila lire, se non le avete mandate a mez_
    zo avvocato, cercate di farmele avere... Quando mandate i pac_
    chi metteteci un termos o mascherate in altro modo un
    po’ di vino e di cognac. So di essere esigente, ma perdo_
    nate e comprendete. Spero il conto in banca l’abbiate
    regolato, anche di ciò fatemi sapere qualche cosa, da un
    libretto si può ritirare lire 5000 mensili e così delle
    altre lire 4200 se avete messo al libretto.
    Ditemi di voi e tanto e tutto! I miei vecchi cosa fanno?
    E le sorelle? E tu Lillj mia e i miei piccoli siete in cima ai
    miei pensieri. Cosa dovete aver sofferto! Quanta poca
    tranquillità! Ma di fronte al dovere e alla Patria si deve
    saper rinunziare a tante cose... E tu Lillj mia questo lo hai
    appreso e compreso! Se la Provvidenza vorrà torneremo
    sereni, in caso contrario i miei piccoli sappiano quanto li
    ho amati, e siano educati alla coscienza del dovere e al_
    l’amore della Patria.....