Lettera di Luigi Migliavacca (Ombra) a Odetta, Beppino e madre scritta in data 23-01-1945 da Carceri giudiziarie di Torino

  • Didascalia: L’immagine riproduce la fotocopia cartacea della prima pagina della lettera di Luigi Migliavacca a Odetta, Beppino (il fratello) e alla madre. L’originale è probabilmente scritto a penna, su un foglio delle carceri giudiziarie di Torino (come si nota nella scritta in alto).
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea
    Collocazione archivistica: Fondo Grosa, b. B FG 13
  • Testo dell'immagine:
    [Pagina 1]

    23/1/45

    Carissima signorina Odetta e Beppino
    Vi scrivo queste poche righe che saran=
    no le ultime che riceverete scritte
    di mio pugno. Carissimi tutti siate
    forti nel ricevere questa mia ultima
    lettera, come lo sono io andando
    davanti al plotone dei luridi fascisti
    che mi fucileranno. Anche sapendo
    della sorte vigliacca che mi aspetta
    non mi perdo d’animo perché per
    un compagno che ha un’idea per il
    benessere di tutti non si vergogna
    di essere fucilato, perché sono fiero
    di aver combattuto per la causa comu=
    ne e di aver anchio dato il mio san=
    gue per l’avverarsi della mia idea.
    Dunque cara e adorata mamma
    cerca anche te di essere fiera d’aver
    dato un figlio per la libertà della
    classe operaia e che ha combattuti
    senza scrupoli fra le gloriose
    brigate Garibaldine.
    Come mio ultimo desiderio ti chie=
    do di non versare una lacrima, che
    è inutile ma di restare a testa
    altra, e di essere fiera di me, il tuo
    Luigi

Questa lettera è composta da 2 pagine.
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