- Didascalia: L’immagine riproduce la seconda (in bianco) e la terza facciata della trascrizione a mano della lettera di Fortunato Caccamo allo zio, scritta alcuni giorni prima della fucilazione. Il documento è scritto a penna blu su un foglio simil-protocollo a quadretti. L’originale (come annotato nella prima facciata) deve invece essere stato scritto a matita.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
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Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 8 fasc. 15 - Testo dell'immagine:
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di essere graziato non vorrei veder nessuno; per
quanto sento forte il desiderio di abbracciarvi.
Carissimo zio, sono tanto contento nel sapere
che la S. Pasqua l’avete passata a casa,
la casa propria e la famiglia è la cosa più
cara che esiste. Quanto vorrei essere assieme
alla mia famiglia!
La zia vedo che malgrado la sua cagionata
salute sta cammi(na)ndo tanto per me, non
so cosa dire, però il signore la ripagherà.
In quanto ai pacchi ho ricevuto tutto ed anzi
e troppo quello che mi mandate il salame
era molto buono e pure ricevuto il cognac.
la biancheria quella che vi rimando e
sporchissima perché ci hanno spalmato un
unguento. Vorrei dirve tante cose, ma per
oggi basta chissà se un giorno avrò la grazia
che con tanta fede ho chiesto a S. Rita vi dirò
Ricevete affettuosità e abbracci assieme a cara
zia e cugine
affettuosamente
Tito
O promesso a S. Rita di andare a ringraziarla
al suo santuario se avrò la grazia e se la
zia Ester che gli è tanto devota vuol venire
ci andiamo assieme. le scarpe per adesso
non mandatemele.
Questa lettera è composta da 2 pagine.
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